In parlamento

Camera a tutto rischio clinico. Senato vota il proprio addio. La settimana che arriva in Parlamento

di R.Tu.

La matrigna Stabilità 2016
Aspettando la madre (e matrigna) di tutte le leggi – la Stabilità 2016 alias ex Finanziaria – che approderà al Senato dopo il varo in Consiglio dei ministri entro giovedì 15, per poi ipotecare fino a metà novembre i lavori di palazzo Madama, il Parlamento riapre da lunedì una settimana parlamentare di forte impegno politico e legislativo. Con attinenze significative per le leggi di “sapore sanitario”. Solo due, ma pesantissime.

Il Senato si semi (e qualcosa di più) azzera
Ormai il più è quasi fatto. E martedì 15, come da tabella stilata da tempo dai capigruppo e mal digerita da tutte le opposizioni, arriverà il terzo voto parlamentare per la riforma costituzionale che riduce a poca cosa il Senato, supera il bicameralismo perfetto, ritorno in parte indietro dalla strada del federalismo. Il testo tornerà poi in quarta lettura alla Camera.

A tutto rischio clinico
In questo caso l'appuntamento è alla Camera, in commissione Affari sociali. Tema clou per il mondo sanitario: la riforma della responsabilità professionale. Lunedì a mezzogiorno scader il tempo per la presentazione degli emendamenti (ma non di relatore e Governo), poi da martedì a giovedì avanti a tutto gas con la discussione sulle proposte di modifica. Che il relatore Federico Gelli (responsabile sanità del Pd) ha illustrato in anteprima a Sanità 24 . Da non dimenticare (e chi lo scorda?) che questo ingombrante fardello è atteso tra le novità primarie nella legge di Stabilità. Anche se il fardello vero è l'entità dei tagli che Renzi ha in tasca. E il modo del “passo indietro” sull'appropriatezza.


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