In parlamento
Risoluzione del Pd alla Camera: «Risolvere i problemi della formazione medica post lauream»
Dal Pd una risoluzione per chiedere al Gioverno di risolvere i problemi dell’accesso alla formazione medica post lauream. L’hanno depositata in commissione Cultura e Affari sociali della Camera i deputati del Partito Democratico Filippo Crimì, componente della commissione Affari sociali, Donata Lenzi, capogruppo dem nella medesima commissione, e Maria Coscia capogruppo dem in commissione Cultura. «Il Concorso nazionale per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina - dichiarano i promotori dell’iniziativa - basato sui titoli e su domande a risposta multipla, si è rivelata una importante risorsa per garantire una selezione oggettiva e trasparente. Il ministero dell'Istruzione ha messo a punto il sistema d'accesso alle Scuole di specializzazione con l'esperienza acquisita nelle due prove passate, confermando che la strada del concorso nazionale è quella giusta. Non si può dire altrettanto per l'accesso ai Corsi di formazione in Medicina generale, dove la gestione e l'organizzazione degli esami presentano ancora numerose criticità. Abbiamo presentato una risoluzione per chiedere al Governo di migliorare il metodo di selezione attraverso l'istituzione di una graduatoria di merito unica nazionale, sia per quanto riguarda le scuole di specializzazione che per i corsi triennali di formazione specifica in medicina generale. Abbiamo anche chiesto di concentrare le prove di selezione in poche sedi idonee, funzionali e di grandi dimensioni e che i test siano improntati maggiormente sul ragionamento clinico, omogeneizzando anche i titoli curricolari a livello nazionale per non creare disparità. Con la risoluzione abbiamo richiesto altresì che si preveda l'aumento del numero dei contratti di formazione per tutte le specialità mediche e che l'abilitazione alla professione sia contemporanea alla laurea in medicina e chirurgia, così che i giovani medici italiani possano accedere al mondo del lavoro ad un'età pari a quella dei colleghi del resto d'Europa».
Sigm e Cnas: «Fnomceo faccia propria la proposta del Pd
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Pieno sostegno all’iniziativa meritoria dai Giovani Medici (Sigm) e dal Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (Cnas). «La risoluzione, se tradotta in sede normativa - si legge in una nota - consentirà di superare le attuali criticità nel sistema di accesso alla formazione medica - sia specialistica che specifica di medicina generale - che in atto prestano il fianco a ricorsi e all'accesso in sovrannumero rispetto al fabbisogno programmato di medici, permettendo al contempo di non sprecare risorse preziose a causa delle rinunce di contratti di formazione specialistica o borse di medicina generale da parte di quanti risultano in posizione utile in entrambe le graduatorie. Inoltre, tale innovazione rappresenterebbe il presupposto per valorizzare lo status e il ruolo dei corsisti di medicina generale equiparandolo a quello dei medici in formazione specialistica. Non sfuggono, altresì, le ricadute positive in termini di oggettività e trasparenza ai fini delle selezioni per l'accesso ai corsi di medicina generale, al pari di quanto già ottenuto per l'accesso alla formazione specialistica grazie all'adozione del sistema di selezione a graduatoria nazionale. Infine, si porrebbero finalmente le basi per far dialogare e integrare la formazione specialistica con la formazione specifica di medicina generale, creando un'osmosi culturale e professionale che è caratteristica imprescindibile di un sistema integrato delle cure».
Le due sigle chiedono quindi che nella prossima Legge di Stabilità si reperiscano le risorse necessarie a sostenere la formazione medica post lauream tutta. «Auspichiamo, pertanto, che la risoluzione possa trovare condivisione trasversale - conclude la nota - a tutte le compagini politiche parlamentari. Auspichiamo, inoltre, che si apra un confronto sereno e costruttivo e che non si contrappongano al cambiamento posizioni ideologiche non più attuali e sostenibili. In tale direzione chiediamo che la Fnomceo, che si dichiara attenta alle istanze delle giovani generazioni di medici, faccia propri i contenuti della proposta sia in sede degli annunciati Stati Generali della Professione Medica che della mobilitazione “unitaria”della Professione.
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