In parlamento

Il Ddl concorrenza al setaccio del Servizio studi del Senato

Una più esplicita definizione del profilo riferito alle attività di intermediazione del farmaco tornate «compatibili» con la partecipazione alle società che gestiscono farmacie. Per valutare se la soppressione di questa voce dal testo del Ddl concorrenza approvato dalla Camera possa determinare dubbi di legittimità costituzionale. E per chiarire «se la medesima soppressione dell'incompatibilità con le attività di intermediazione (o distribuzione) del farmaco operi anche per la partecipazione alle società di gestione di farmacie comunali». Un migliore coordinamento con le normative esistenti sulla soppressione del limite numerico delle titolarità di farmacie. Chiarimenti sulla possibilità di trasferimento per le farmacie che risultino soprannumerarie per decremento della popolazione nei piccoli comuni. Sono queste alcune delle osservazioni contenute nel dossier messo a punto dal Servizio studi di Palazzo Madama sul testo approvato dalla Camera il 7 ottobre scorso. Il Ddl ora rubricato con il n. AS 2085 è stato assegnato alla Commissione Industria del Senato, presieduta da Massimo Mucchetti.



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