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Manovra 2016, sanità: più Iva per le cooperative, meno fondi per l’edilizia. Il “serpentone” della Stabilità

di Red. San.

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Anteprima. C'è anche una mini stangata Iva per le cooperative che erogano prestazioni sanitarie. Mentre con la rimodulazione delle risorse, i fondi per la ristrutturazione dell'edilizia sanitaria scendono di 600 mln nel 2016 e di 900 mln nel 2017, che vengono spostati per 700 mln nel 2018 e per 800 mln nel 2019. Aspettando di vedere cosa accadrà per l'orario dei medici e la promessa di 4mila assunzioni, si precisa sempre meglio il quadro dei contenuti sanitari e sociali della manovra 2016. Che attende di imbarcare anche qualcosa sul rischio professionale. Il cui Ddl, intanto, è stato calendarizzato dall'aula di Montecitorio proprio dopo il via libera alla manovra, giusto prima di Natale.
Una mega manovra di 556 commi e un pieno di novità per la sanità. Aspettando quelle che ancora sono in cantiere tra gli emendamenti che saranno votati dalla commissione Bilancio e quelli che ancora potrà portare il Governo direttamente in aula. Con ogni probabilità nel solito maxi emendamento che dovrà “facilitare” il trasferimento al Senato dal 18 dicembre. Rischio clinico e assunzioni di 4mila tra medici e operatori per parare il colpo dell'orario di lavoro “modello Ue”, sono tra quelli più attesi. Ma non saranno gli unici, visto che tra farmaci, personale e maxi ospedali, si annunciano altre novità.

L’elenco della manovra. L’elenco della “manovra sanitaria” - che illustriamo in maniera approfondita nell’allegato - è lungo e complesso. Dal finanziamento a 111 mld ai piani di rientro al massimo triennali per gli ospedali in rosso nei conti e nelle cure fino all'acquisto di beni e servizi sotto schiaffo con la regia Consip. Dai fondi e le nuove regole per i farmaci innovativi alle aziende sanitarie uniche con l’“apporto” spesso sgradito di quelle universitarie. E i Lea dotati di 800 mln (dentro il Fsn) da aggiornare ogni anno. Queste le norme principali e ormai arcinote che porta con sé al momento la legge di Stabilità 2016 approvata dal Senato.

Più Iva per le cooperative. Al Senato, peraltro, sono stati aggiunti anche un gruzzolo di finanziamenti a pioggia. E tagli: come quelli che aumentano dal 4 al 5% l'Iva per le cooperative che effettuano prestazioni sanitarie. Prestazioni importantissime, che fanno venire già il dubbio: pagheranno i soliti noti (i pazienti)? Parliamo di:
- prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell'esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza;
- prestazioni di ricovero e cura compresa la somministrazione di medicinali, presidi sanitari e vitto;
- prestazioni educative dell'infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, comprese le prestazioni relative all'alloggio, al vitto e alla fornitura di libri e materiali didattici;
- prestazioni proprie dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani e simili, delle colonie marine, montane e campestri e degli alberghi e ostelli per la gioventù di cui alla legge 21 marzo 1958, n. 326, comprese le somministrazioni di vitto, indumenti e medicinali, le prestazioni curative e le altre prestazioni accessorie; 27-ter) prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o ambulatoriale, in comunità e simili.


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