In parlamento

Onaosi, ora abbiamo un bilancio sano. Lehman non ha inciso su prestazioni e patrimonio

di Serafino Zucchelli (presidente Onaosi)

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24 Esclusivo per Sanità24

Preg.mo Dr Turno,
La prego di accogliere alcune mie considerazioni sull'articolo pubblicato il 5/02/2016 sul giornale on line Sanità24 a commento della relazione della Commissione Bicamerale sui Bilanci dell’Onaosi dal 2011 al 2014.
Innanzitutto il titolo è volutamente “sensazionalistico”. Esso contraddice il testo stesso dell’articolo e forza il contenuto delle considerazioni conclusive della Bicamerale, per altro molto positive per la Fondazione, soprattutto ai punti:
A - miglioramento della stabilità finanziaria nel medio periodo; riduzione dei costi per i servizi e per gli organi di amministrazione e controllo; sicurezza dei capitali investiti.
B - Positiva valutazione dell'art.1 del nuovo Statuto che permette all'Ente sinergie con altre Casse di Previdenza per perseguire scopi comuni.

Quanto al merito dei rilievi contenuti ai punti C e D, ecco le precisazioni:
C - Il collegio Sindacale nella relazione allegata al Bilancio consuntivo 2014 rileva la inadeguatezza delle entrate correnti a coprire i costi gestionali di funzionamento dell'Ente e sostiene che il Bilancio è in pareggio grazie alle plusvalenze derivanti dalle dismissioni mobiliari.
Come ricorda il relatore della Commissione On. Galati, l'Onaosi è un Ente che ha come scopo primario il sostegno degli Orfani dei Sanitari cui si è aggiunta, per legge dal 2007, l'assistenza a favore dei contribuenti in condizioni di vulnerabilità, entro i limiti consentiti dal bilancio.
La Fondazione quindi ha deciso di distinguere le proprie prestazioni in erogazioni stabili, permesse dai contributi obbligatori, e variabili ( Bandi annuali) alimentate da proventi diversi.
E' sembrato infatti eticamente corretto offrire ad assistiti e contribuenti il massimo delle prestazioni permesse dal Bilancio.

D - Quanto poi alla vicenda Lehman Brothers ecco i fatti:
Nel 2004 e 2008 l'ONAOSI acquistò due tranches di obbligazioni per 15 milioni di euro nominali. Allora esse godevano del rating A+ ed erano considerate prive di rischi. Dopo il default, l'Ente nel 2008 svalutò il titolo del 90% per non incidere sui bilanci e sulle prestazioni future.
Da allora l'Ente che ha mantenuto la proprietà dei titoli ha ottenuto un risarcimento di 3 milioni da una delle Banche emittenti, cui si sono aggiunti 7.157.220 euro come rimborso fino ad ora della liquidazione di Lehman, non ancora conclusa. Sono previste ulteriori distribuzioni.
Fino ad ora il capitale remunerato è di euro 10.157.220, con una perdita attuale pari ad euro 4.437.780.
Nel 2012, al momento del passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economico - patrimoniale ed essendo cominciato il rimborso delle obbligazioni, il nuovo Consiglio d'Amministrazione, procedette alla svalutazione del restante 10%. Da allora i bilanci sono sempre stati in pareggio e le plusvalenze effettuate dal 2008 al 2015 sono state pari a circa 37.000.000 di euro.
Non ritengo giusto far pesare su questa amministrazione scelte effettuate più di dieci anni fa, in altri contesti e da altre gestioni, con esiti non certo disastrosi e più che ampiamente compensati da entrate successive.
La buona e prudente gestione attuale del capitale del resto non la rivendica l’Onaosi, ma la certifica la Commissione Bicamerale.

Ringrazio il presidente Zucchelli per le sue precisazioni. Aggiungo soltato di saper bene che la vicenda nasce in altri tempi, che non coinvolgono l’attuale gestione. E mi sembra di averlo detto. In ogni caso, è la riga finale del rapporto a mettere sull’avviso in modo chiaro affinchè non si ripetano errori di quel genere. Tutto qui. Con la solita cordialità e stima da parte di chi – anche sotto elezioni – non tira la volata a nessuno. Questo è il giornalismo.
Roberto Turno


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