In parlamento

Dirigenti sanitari, via libera delle Regioni al decreto legislativo che attua la riforma Madia

«Le Regioni hanno espresso un parere favorevole sul decreto legislativo che, attuando la Riforma Madia, disciplina la materia della dirigenza in sanità, ma lo hanno fatto condizionandolo ad alcune proposte su cui ho voluto richiamare l'attenzione dei parlamentari». Lo ha dichiarato l’assessore della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, coordinatore della commissione Affari finanziari per la Conferenza delle Regioni e presidente del comitato di settore Regioni-Sanità, subito dopo l’audizione che si è tenuta su tale provvedimento in Commissione Igiene e Sanità del Senato (presieduta da Emilia Grazia De Biasi).
«Ho voluto soffermarmi sinteticamente su due aspetti che comunque non sono marginali. Il primo è quello relativo al previsto limite di età per accedere ad una possibile candidatura, fissato dal provvedimento a 65 anni. Poiché in realtà a legislazione vigente si va in pensione a 67 anni, mi sembrerebbe giusto fare riferimento a tale soglia anagrafica. Il secondo aspetto sottolineato - ha concluso Garavaglia - fa parte di quelli che il Governo ha già ritenuto di poter accogliere ed è legato alla possibilità che la commissione regionale possa sottoporre al presidente della regione per l’incarico di direttore generale non una terna di nomi, ma un'ampia rosa di candidati, con l’obiettivo di poter effettuare scelte sulla base delle competenze previste per l'incarico da conferire».


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