In parlamento

Parto indolore e nuovi Ordini arenati da più di due anni

di Lucilla Vazza

Albi e Ordini per le professioni sanitarie e riforma dell'Ordine dei medici. Nuove regole per i trial clinici. E tanto altro ancora, a cominciare dal parto indolore nei Lea. Dopo il primo sì del Senato, il cosiddetto “omnibus Lorenzin” è ora in commissione (Affari sociali) alla Camera, dopo un viaggio che fin qui è già durato 880 giorni. Che aumenteranno ancora, perché fino all'autunno non farà passi avanti. Il Ddl è tutto in 15 articoli che affrontano argomenti diversi e anche scottanti dal riconoscimento di nuove professioni sanitarie all'istituzione di nuovi Ordini professionali, dall'inserimento del parto indolore nei nuovi Lea alla previsione di norme più severe per i reati commessi a danno dei pazienti delle case di cura per anziani e disabili. Prevista all'articolo 1 la delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano: entro un anno dalla legge, dovranno essere adottati uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma dei trial clinici, badando alla medicina di genere. L'aggiornamento dei Lea introduce il parto indolore e il rispetto della gender medicine in tutti i percorsi terapeutici.

Intanto il Ddl largheggia nella disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie, superando la normativa del 1946. L'universo chiamato in causa è stimato in 1,2 milioni di professionisti della salute. I 4 nuovi Ordini professionali riguardano: professioni infermieristiche; ostetriche e ostetrici; professioni della riabilitazione; tecnici di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (in cui confluiscono anche gli osteopati). Si prevede inoltre che anche l'Ordine dei biologi rientri tra gli ordini delle professioni sanitarie insieme a medici, veterinari e farmacisti. Mentre per gli osteopati arriva l'obbligo della laurea triennale. Ma non basta. Perché scatta anche la lotta all'abusivismo per le professioni sanitarie. E arrivano pure pene severe per i farmacisti che vendono sostanze dopanti e proibite.


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