In parlamento

Ddl Risk, Fnomceo: «Non fermiamoci»

di Red. San.

La legge sulla responsabilità professionale in sanità deve terminare il suo iter in tempi brevi, con una rapida approvazione del Ddl Risk, ormai a un passo dal traguardo dopo un lungo lavoro di elaborazione. A chiederlo è la Fnomceo, Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che invita a non interrompere il percorso del Ddl sulla «Responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie», attualmente all'esame dell'Assemblea del Senato.

Il Consiglio nazionale della Fnomceo, riunito in queste ore a Roma, ha infatti dato mandato al Comitato Centrale di mettere in atto ogni possibile iniziativa volta a una rapida approvazione. «Il testo del Ddl, frutto di un lungo lavoro condiviso da Camera e Senato, rappresenta un punto di sintesi tra il diritto dei cittadini ad essere tutelati e quello dei medici a curare con serenità - afferma la Fnomceo -. Il nostro auspicio è che si riesca finalmente ad avere questa Legge attesa da decenni, che restituirà serenità ai nostri professionisti, rinsaldando così la relazione terapeutica e garantendo il diritto a cure sicure ed efficaci, oltre che quello a un giusto risarcimento».

«Negli ultimi anni si è creata una frattura – afferma il relatore del Ddl alla Camera, Federico Gelli, intervenendo in Assemblea per illustrare il provvedimento – tra il mondo del Diritto e il mondo della Sanità. Frattura che, con questa Legge, abbiamo cercato di colmare».

«Questa è la Legge del possibile – aggiunge il Cassazionista Giacomo Travaglino, Consigliere della III Sezione Civile - e non dimentichiamo che, su questa materia, al di là del Decreto Balduzzi, venivamo da vent'anni di sistema esclusivamente giurisprudenziale. Avevamo cioè una serie di sentenze, figlie di casi singoli, senza nessun impianto normativo di base».

Un testo ampiamente condiviso. «Il consenso su questo provvedimento - sottolinea Amedeo Bianco, relatore al Senato - è tanto più grande quanto maggiore è stata la condivisione tra le due Camere su ogni passaggio, l'attenzione su ogni osservazione . È stato un lavoro lungo e complesso, che sta per vedere finalmente il traguardo».

«Se si continuerà sulla strada della collaborazione si potrebbe arrivare all'approvazione definitiva entro il mese di gennaio», ha concluso Federico Gelli.


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