In parlamento

Risk, deputati M5S all’attacco su linee guida, ruolo delle assicurazioni e nuova responsabilità

di B.Gob.

Assenza di dati esaurienti in grado di descrivere adeguatamente il fenomeno. Incapacità di focalizzarsi sulla “vera natura” del problema: correlata a disservizi, carenze e inadeguatezza delle strutture e più di rado a colpa grave dei sanitari. Scarsa attenzione al cittadino, non coinvolto nelle attività di miglioramento della sicurezza delle cure. Ruolo distorto delle linee guida, che «non possono costituire il metro di valutazione della colpa di un sanitario», né tantomeno «potranno essere mai standardizzate dinanzi all’unicità del paziente che richiede un approccio sempre e comunque personalizzato». Ancora, la «particolare influenza» che «la potente lobby delle assicurazioni» avrebbe esercitato in Senato.
Infine, ultimo ma non certo in ordine d’importanza, «il forte rischio di incostituzionalità» che originerebbe dalla riscrittura della responsabilità penale, con l’ampliamento dell’area di non punibilità, operato dal Senato (punibilità esclusa, in caso di imperizia, quando siano state rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida o, in assenza di esse, dalle buone pratiche clinico-assistenziali).

Nella loro relazione di minoranza allaPdl C. 259 , ormai sulla rampa di lancio per diventare legge , I deputati del Movimento 5 Stelle vanno all’attacco sull’impianto di un provvedimento che è fortemente atteso da medici, operatori sanitari e compagnie assicurative.


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