In parlamento

Dirindin vota contro: «Difendo una sanità pubblica rispettosa dei cittadini»

«Riconosco i tanti miglioramenti che nel corso del dibattito parlamentare sono stati apportati al decreto legge. Ma l’impianto è rimasto pressoché immutato e per questo non posso che votare contro il provvedimento». Lo dichiara Nerina Dirindin, senatrice di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista, che è intervenuta in Aula in dissenso dal gruppo. «Obblighi e sanzioni sono la forma più arcaica di educazione sanitaria e di promozione della salute: ad essi si dovrebbe fare ricorso solo quando strettamente indispensabile e francamente in questo caso si è esagerato! Il vulnus del divieto di frequentare asili nido e scuole materne è intollerabile e dannoso - aggiunge -. Difendo l’offerta attiva e gratuita dei vaccini da parte del Ssn, offerta che troppo a lungo è stata trascurata dalle amministrazioni sanitarie, centrali e locali, istituite proprio per garantire la tutela della salute, a partire dalla sua promozione. Difendo politiche sanitarie che non mortifichino il lavoro di tanti professionisti che non sono messi in condizione di lavorare in modo adeguato- sottolinea Dirindin-. Sono per politiche sanitarie che riconoscono come “tempo di cura” il tempo dedicato a informare i genitori che affrontano una “decisione impegnativa” come la vaccinazione del proprio bambino o della propria bambina. In tutto il dibattito, non una parola è stata dedicata, né tanto meno un euro, per rafforzare i servizi vaccinali». «Difendo - conclude - una sanità pubblica rispettosa del diritto del cittadino di non essere trattato da suddito».


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