In parlamento

Biotestamento, l’ostruzionismo mette a rischio la legge. De Biasi: «Faremo di tutto perché il testo sia votato entro la Legislatura»

di Barbara Gobbi

Quei tremila emendamenti presentati da Ap, Forza Italia e Lega al disegno di legge sul Biotestamento (AS 2801, “Consenso informato e dichiarazione anticipata di volontà nei trattamenti sanitari”) - approvato dalla Camera e all’esame della commissione Igiene e Sanità del Senato - rischiano di condannare all’oblio, vanificando il lavoro fatto fino a oggi, un testo che spacca le forze politiche e la società civile. Ma che trova nella presidente della commissione Igiene e Sanità, Emilia De Biasi, uno dei suoi principali paladini. Già ieri la senatrice aveva definito l’iter «un percorso molto accidentato, perché siamo in presenza di ostruzionismo». E avvisato: «Non siamo in grado di stabilire dei tempi, ma faremo di tutto per terminare i lavori il prima possibile». Ma lo slittamento a settembre è ormai garantito. De Biasi, che oggi ha twittato, con una provocazione, «se il numero degli emendamenti resta tale, andiamo direttamente in Aula, senza il mandato del relatore», punterebbe in realtà a completare il lavoro in commissione, «vista l’importanza del provvedimento, che è tra i più importanti della Legislatura». Come? Intanto, oggi l’Ufficio di presidenza ha chiesto che si riducano gli interventi in sede di discussione generale, a cui si sono iscritti anche senatori esterni alla commissione: «Conto di chiudere la prossima settimana», spiega De Biasi. In secondo luogo, a ogni gruppo è stata chiesta una «riflessione» sul ritiro di almeno parte degli emendamenti presentati. Gli attuali 3mila, da sottoporre secondo regolamento alla commissione Bilancio, rendono di fatto improcedibili i lavori.

Plaudono all’impegno di De Biasi, per l’associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo e Marco Cappato: «La legge sul biotestamento sarebbe dovuta arrivare in Aula oggi al Senato, ma anche questa scadenza non è stata mantenuta. A fronte dell’ostruzionismo con 3.000 emendamenti su un testo che passerebbe solo senza modifiche, invitiamo la Presidente De Biasi a mandare direttamente in aula il testo oggi stesso, per consentire che la discussione e votazione sia incardinata prima della pausa estiva». All’attacco, essenzialmente dell’avversario Pd, vanno anche i Cinquestelle. In un comunicato, i parlamentari delle XII commissioni avvisano: «Il Movimento 5 Stelle non ha presentato emendamenti al disegno di legge sul biotestamento, proprio per marcare la propria volontà di non ostacolare l’approvazione di una legge che segna comunque un passo in avanti. Se la legge, come sembra, dovesse essere rimandata a settembre, con il rischio concreto di naufragare, la responsabilità sarà di tutte quelle forze che in questo momento stanno facendo ostruzionismo, ma anche di un Pd che non è in grado di trovare la quadra al proprio interno e che, come su tanti altri temi, si presenta sempre più spaccato».


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