In parlamento

Def: via libera del Parlamento allo scostamento sui conti pubblici e alla risoluzione di maggioranza

di red.san.

Senato e Camera hanno dato semaforo verde alla Nota di aggiornamento al Def e hanno autorizzato il Governo allo scostamento del pareggio di bilancio come concordato con l'Ue. In particolare, l'Aula del Senato ha approvato con 181 sì e 107 no (nessun astenuto) l'autorizzazione al Governo allo scostamento dal pareggio di bilancio per 1,6 punti di Pil per la quale era necessaria la maggioranza assoluta dei voti. Palazzo Madama ha poi approvato con 164 voti favorevoli, 108 contrari e nessun astenuto, la risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def. L'Aula della Camera ha approvato le risoluzioni della maggioranza, nello stesso testo votato dal Senato. Per lo scostamento dal piano di rientro i voti favorevoli sono stati 358 e 133 quelli contrari. Per il secondo scrutinio, a maggioranza semplice, si sono registrati 318 si' e 135 no. Subito dopo il voto a Palazzo Madama, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni aveva commentato che si tratta di «un voto all'insegna di responsabilità e stabilità». Per il ministro dell’economia Padoan: «La nota di aggiornamento al Def definisce un quadro di riferimento di crescita” e indica “alcuni ambiti di intervento” che, “date le risorse, permettono di rimuovere completamente le clausole di salvaguardia”. Padoan ha poi sottolineato che «il sistema sanitario è sicuramente un ambito in cui andranno valutate misure di miglioramento ed efficientamento»

Sanità: più risorse e via il superticket
«Incrementare nel tempo le risorse di conto capitale destinate ad investimenti nel settore della sanità e rivedere gradualmente il meccanismo del cosiddetto superticket al fine di contenere i costi per gli assistiti che si rivolgono al sistema pubblico». Sono gli impegni relativi alla sanità , previsti dalla risoluzione della maggioranza alla Nota di aggiornamento al Def.

Nella risoluzione l'Esecutivo viene, inoltre, impegnato a completare la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette per l'anno 2018; a sostenere gli investimenti, incentivando quelli privati in beni strumentali e immateriali, allocando maggiori risorse per gli investimenti pubblici delle amministrazioni centrali e locali, anche attraverso, un maggiore utilizzo degli avanzi di amministrazione di ciascun ente. Vengono quindi sollecitate la promozione dell'aumento dell'occupazione, in particolare a tempo indeterminato per i giovani, mediante nuovi interventi di decontribuzione del lavoro, insieme al potenziamento degli strumenti di lotta alla poverta' e all'esclusione sociale, incrementando le risorse destinate a finanziare il reddito di inclusione. Richiesto anche il rifinanziamento legato al rinnovo contrattuale del pubblico impiego. Nella risoluzione figurano, quindi, impegni relativi alla proroga della riduzione al 10% della cedolare secca sugli affitti abitativi con l'eventuale estensione del sistema della tassazione sostitutiva anche sui redditi derivanti dagli affitti di immobili ad uso non residenziale.

Padoan: crescita continuerà, rischi si allontanano
«È un dato di fatto e credo che nessuno lo possa negare che, in base a molteplici indicatori, l'economia italiana sta decisamente migliorando in modo visibile e sensibile ed è ragionevole e non ottimistico pensare che continuera' a farlo”. Lo ha ribadito il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, chiudendo nell'Aula del Senato, la discussione generale sulla Nota di aggiornamento al Def 2017. “Dal punto di vista della crescita, dell'occupazione, i numeri - ha osservato - sono chiari cosi', come lo sono la qualita' del lavoro e anche dal punto di vista della finanza pubblica” il miglioramento “si sta gradualmente consolidando”. Padoan ha inoltre fatto rilevare che “la crescita si rafforza in quantita' ed estensione, per settori e regioni e i rischi finanziari si allontanano dal punto di vista della gestione del debito pubblico e da quello della riparazione profonda avvenuta, e che continua ad avvenire nel sistema bancario”. A proposito del debito pubblico, il ministro ha osservato che “ha cominciato a scendere” ed “e' previsto nella Nota di aggiornamento che continuera' a scendere in misura e con velocita' crescente negli anni prossimi, togliendo dal tavolo un fattore di rischio che molto spesso in passato ha minacciato la possibilita' di fare politica economica nel nostro Paese e che adesso invece offre un grado di liberta'”. Secondo Padoan, pertanto, “si sta andando nella direzione giusta”. .


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