In parlamento

Ddl Lorenzin, biotestamento e cannabis: per chi suona la campana?

di Lucilla Vazza

Leggi sanitarie verso il traguardo o al capolinea? All’inferno o in paradiso? Biotestamento, ddl Lorenzin e cannabis ce la faranno a trovare spazio in questa legislatura sul viale del tramonto? Con il Parlamento impegnato sui fronti roventi della legge elettorale, dello ius soli e, last but not least, della legge di Bilancio, sarà matematicamente impossibile fare tutto. Tra un voto di fiducia e una bagarre in Aula, le leggi sulla sanità (insieme a molti altri provvedimenti) finiranno in mare? Forse.

Ddl Lorenzin sotto attacco Fnomceo
Se fossimo in Inghilterra i bookmakers scommetterebbero qualche sterlina di più sull’approvazione del ddl Lorenzin rispetto alle altre. Però anche sulla legge di riforma degli ordini e dei trials clinici, pesa - e bisogna capire quanto - la polemica creata negli ultimi giorni dalla federazione degli ordini dei medici. La Fnomceo vorrebbe limare il testo su tutta la parte che riguarda l’ingresso delle nuove professioni oltre ad alcuni aspetti che riformano gli ordini (durata mandato, revisori conti esterni ecc) e, per protesta, è uscita ufficialmente dai molti tavoli istituzionali che la vedono impegnata (Agenas, vari ministeri, Conferenza Stato-Regioni e non solo).

Ma questo strappo non significa un automatico affondamento del ddl Lorenzin. Su questa legge che ha cominciato il proprio iter quasi 4 anni fa si sono incrociati veti e aperture (e l’intervento di lobby di peso) e farlo naufragare porterebbe molti malumori. Perché, vertici della Fnomceo a parte, questa legge la vogliono tutti. La vogliono le vecchie e nuove professioni sanitarie, ma anche l’industria e il mondo della ricerca che aspetta le nuove regole sui trials. Per cui, fatte alcune limature alla Camera, aggiustamenti e non stravolgimenti kamikaze, il test finale dovrebbe arrivare l’ultima settimana di ottobre per poi passare liscia (o quasi) al Senato.

Cannabis terapeutica in fumo?
E allora dalla torre cadranno la legge sul fine vita e quella sulla cannabis terapeutica? Forse non entrambe. Sono leggi che porterebbero grandi cambiamenti nella vita delle persone. E in questa legislatura avevano visto il traguardo quasi a portata di mano. Eppure l’approvazione rischia di essere un miraggio. La discussione in Aula della legge sulla cannabis è fissata per il 17 ottobre. Ma l’aria che tira non sarebbe favorevole. I rumors di corridoio la danno in bilico per il combinato disposto di vari appesantimenti (richieste troppo onerose di finanziamenti allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, unico titolato a produrre l’erba di Stato, ma anche possibili cambi di rotta ideologici da parte di qualcuno che finora era d’accordo con la normativa). La cannabis resterebbe al palo.

Fine vita appeso
Qualche chance in più di chiudere la partita ce l’ha la legge sul biotestamento. Anche se oggi sembra nel pantano. Una legge che, nonostante il boicottaggio in Parlamento, gode di un vasto consenso popolare e che è attesissima dai pazienti. Il fronte degli ostruzionisti ha prodotto la mole dei 3mila emendamenti, tuttora al setaccio della commissione Bilancio del Senato. Ma con un colpo di coda finale, anche se tutto oggi sembra remare contro, potrebbe incassare un via libera inaspettato. La legge sul fine vita la vuole anche una sostanziosa parte dei cattolici, con buona pace degli oltranzisti, e se si porta il testo in Aula a scrutinio segreto, l’avallo non è impossibile. E potrebbe essere l’ultimo atto della legislatura insieme alla legge sullo Ius soli (altra partita in cui i cattolici sono decisivi). Difficile insomma, ma non impossibile.

Il Parlamento da ieri è nel caos per il voto di fiducia posto dal Governo sulla legge elettorale. Un azzardo che qualcuno ha già definito colpo di mano, con i Cinque stelle oggi in piazza urlando che neanche Mussolini aveva osato tanto. Dall’esito della votazione di oggi sul “Rosatellum bis” avremo qualche elemento più concreto per capire (anche) dove finiranno le leggi della sanità.


© RIPRODUZIONE RISERVATA