In parlamento

M5S: «La fibromialgia nei Lea con un emendamento al Dl fiscale»

di MoVimento 5 Stelle

«Oggi può essere una giornata di svolta per garantire un sacrosanto sostegno a quei quasi due milioni di cittadini che si stima soffrono di fibromialgia. Con l'odierna approvazione della risoluzione in commissione Affari Sociali, il governo si impegna includere questa sindrome nell'elenco delle malattie croniche che rientrano nei nuovi Lea. A questo punto diventa fondamentale che il governo dia seguito a questo impegno già nel corso dell'approvazione del decreto fiscale, dove presenteremo un apposito emendamento».
Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali commentano l'approvazione della risoluzione unitaria che accoglie gran parte dei punti contenuti nella prima risoluzione sulla fibromialgia, a firma del deputato pentastellato Matteo Mantero.
«La risoluzione prevede anche l'avviamento di un piano di informazione e formazione al personale sanitario, al fine di consentire una più ampia e approfondita conoscenza della sindrome, la promozione della sperimentazione di cure integrate alla fibromialgia - agopuntura, ozonoterapia, idroterapia - e l'assunzione di iniziative per promuovere il telelavoro, a distanza o domiciliare, per quei soggetti che soffrano di questa malattia».

«I cittadini italiani - afferma il deputato Matteo Mantero - stanno aspettando da troppo tempo l'esenzione dal pagamento del ticket e un percorso di cura e riabilitazione chiaro e omogeneo tra tutte le nostre regioni, che attualmente procedono in ordine sparso. Proprio per sanare questo vulnus - aggiunge - la risoluzione prevede anche l'individuazione sia di centri di riferimento regionali multidisciplinari dedicati alla ricerca o all'attività clinico-assistenziale sulla sindrome della fibromialgia, sia delle migliori esperienze sulla materia - realizzate dalle Regioni e da società scientifiche che hanno realizzato percorsi terapeutici di cura della sindrome -, al fine di intraprendere un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale che si traduca nel modello per la futura standardizzazione a livello nazionale».


© RIPRODUZIONE RISERVATA