In parlamento

Biotestamento: stop&go a salto di canguro, ma il voto segreto sarà decisivo

di Lucilla Vazza

Al Senato tra un intoppo elettronico e un salto di canguro, la legge sul testamento biologico, dopo un paio di giorni super intensi, potrebbe vedere la luce già giovedì sera. E a decidere la partita saranno le votazioni a scrutinio segreto che si annunciano numerose.

In teoria, i voti per chiudere giovedì ci sarebbero, ma il segreto potrebbe riservare sorprese. Nell’anonimato, su alcune questioni sensibili, i cattolici in modo trasversale potrebbero ricompattarsi (come spera il fronte del no che parla di una legge con grosse aperture all’eutanasia). La sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione, l’obiezione di coscienza del medico e la sedazione profonda sono aspetti su cui la spaccatura in Parlamento resta profonda, anche se l’accordo politico Pd-Mdp e Cinque stelle dovrebbe garantire i numeri. In teoria, perché fino all’ultimo momento nulla sarà scontato.

Grazie al meccanismo del canguro, la zavorra dei 3.005 emendamenti al ddl (per la metà presentati da Alternativa Popolare, il partito della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin) è stata alleggerita a circa 500.

Voto elettronico in tilt
La seduta di oggi è stata interrotta a ora di pranzo per un tilt del sistema elettronico di voto, così il presidente di turno Roberto Calderoli ha riaggiornato i colleghi direttamente a domattina. I lavori cominceranno alle 9.30 e, salvo sorprese, si andrà avanti a oltranza fino alle 22. L’obiettivo è chiudere giovedì. Le dichiarazioni di voto sono fissate alle 14, con inizio alle 11. Poi, la votazione finale.

Segreto di coscienza
Oggi sono state presentate 15 richieste di voto segreto, tutte firmate dal capogruppo di Federazione della Libertà, Gaetano Quagliariello (Idea). E domani, pur dichiarando di non voler boicottare la legge, ne presenteranno altre 35, mentre in totale i voti segreti potrebbero essere oltre 400.

Ben 173 emendamenti di Ap sono stati dichiarati «improponibili» e i “canguri” hanno permesso di limare il primo tomo di emendamenti, di 552 pagine, che di fatto è stato cassato, così si è potuti passare al voto degli emendamenti presenti nel secondo ponderoso tomo di 492 pagine.

Il finale è aperto, le elezioni (e le candidature) sono alle porte e la solida tradizione parlamentare di franchi tiratori potrebbe portare sorprese. Nessuno canti vittoria fino all’ultimo scrutinio.


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