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Sileri (Igiene e Sanità): «La priorità? Non lasciare soli i pazienti»

di Barbara Gobbi e Rosanna Magnano

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24 Esclusivo per Sanità24

Esclusiva. «Una volta a settimana torno ad operare a titolo gratuito nel mio ospedale romano a Tor Vergata. Mi fa bene: perché mi aiuta a non perdere il contatto con i pazienti e con i loro problemi. La priorità è non farli sentire soli: dobbiamo rassicurarli che il Servizio sanitario nazionale, tra i migliori al mondo, c’è ed è dalla loro parte. Proprio perché vogliamo che rimanga tale, va rivisto in alcuni aspetti perché le piccole manutenzioni fatte negli ultimi anni non sono bastate. E vogliamo fare di tutto per portare cure e assistenza anche nelle periferie, dove capita che i malati non abbiano soldi per comprare i farmaci che gli prescriviamo. Il venir meno del diritto alla salute mina la democrazia. Ed è la cosa peggiore che possa succedere». Il presidente della commissione Igiene e Sanità, Pierpaolo Sileri (Movimento 5 stelle) ci tiene a presentare il suo biglietto da visita: medico chirurgo prestato a una politica dal volto umano. E sulla lunghezza d’onda dei grillini non perde mai di vista i leitmotiv del Movimento: trasparenza, lotta agli sprechi e vicinanza al cittadino.

Partiamo dagli sprechi
Va razionalizzata la spesa sanitaria. Eliminando il sottoutilizzo e il sovrautilizzo delle prestazioni, in un’ottica di appropriatezza, e ottimizzando l’impiego delle risorse. Già così si possono reperire finanziamenti da dirottare verso interventi a più altro valore. Ma va anche combattuta la bestia nera della corruzione, che sottrae alla buona sanità il 6-7 per cento del fondo sanitario nazionale. Una cifra importante, pari a sette-otto miliardi di euro, ampiamente superiore a quello che spendiamo per gli immigrati. Basti considerare che un ospedale su 4 ha avuto esperienza documentata di corruzione ma quasi la metà non dispone di piani di controllo e vigilanza del fenomeno. Colmare questo gap equivarrebbe già a limitare i danni.

Quali strumenti mettere in campo?
Serve più trasparenza, ma anche valorizzare modelli virtuosi come la centralizzazione degli acquisti, su cui alcune realtà locali possono ancora lavorare. Non solo. Tra le nostre priorità, c’è senz’altro un maggiore controllo sulle nomine dei manager sanitari, per renderle meno vincolate alla politica. È già pronto un ddl a firma della capogruppo M5S in sanità Maria Domenica Castellone: svincolare le nomine dalla politica significherà riportare al centro degli obiettivi aziendali le esigenze dei pazienti e non solo l’equilibrio dei bilanci. Tagliare troppo senza tutelare l’assistenza e l’innovazione può creare danni. Pensiamo ai policlinici universitari, dove si formano i medici di domani. Vanno innanzitutto censite le strutture e i servizi che offrono, stanando le inefficienze dove effettivamente ci sono, senza tagli lineari.

Sui vaccini siete in dirittura d’arrivo?
Il ddl è in lavorazione e sarà pronto al massimo a fine mese. Ci abbiamo lavorato insieme alla Lega: il nostro intento è fare una legge modulabile, anche per territori, che nel tempo sia in grado di adeguarsi alle emergenze e alle innovazioni scientifiche. Lo scienziato deve avere a disposizione lo strumento dell’epidemiologia, e l’anagrafe vaccinale ci consentirà di omogeneizzare l’Italia sui dati, da Trento a Reggio Calabria. Individuando le carenze e gli interventi necessari. Bisogna cambiare rotta: l’aver introdotto improvvisamente dieci profilassi obbligatorie senza aver mai investito sull’informazione, ha suscitato allarme tra i cittadini. Gli italiani sono intelligenti e se resi consapevoli scelgono per la maggior parte di vaccinarsi, sulla base di una partecipazione informata.

Oltre i vaccini: la prevenzione è la cenerentola del nostro Ssn…
Su questo fronte mi trovate in prima linea: ho appena depositato un ddl a mia firma. Bisogna riportare l’educazione sanitaria nelle scuole medie e superiori, colmando una lacuna di 15 anni. Il mio ddl punta a informare i ragazzi su corretta alimentazione, conoscenza delle malattie trasmissibili e dei comportamenti sessuali a rischio, sugli effetti dell’abuso di sostanze, alcol e droghe, e in generale sul miglioramento degli stili di vita.


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