In parlamento

Un anno di Giulia Grillo: il punto su liste d'attesa, personale, risorse e farmaci

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

La lotta alle liste d'attesa cui sono stati destinati 400 milioni e che ha visto la settimana scorsa l'insediamento dell'Osservatorio nazionale che dovrà adottare un cronoprogramma . Il nodo del personale ancora da sciogliere se si vuole davvero migliorare l'erogazione dei servizi. Le risorse complessive: 4,5 miliardi nel triennio stanziati dalla scorsa manovra e confermati ieri dal ministro dell'Economia Giovanni Tria - «Nella prossima legge di Bilancio non ci saranno tagli per la sanità», ha affermato in audizione il titolare del Mef - dopo le polemiche delle ultime settimane sul rischio-tagli contenuto nella bozza in discussione del nuovo Patto salute. Questi i primi temi su cui la ministra della Salute Giulia Grillo centra la relazione sull'attività del suo dicastero, a un anno dall'insediamento, davanti alle commissioni Affari sociali e Igiene e Sanità di Camera e Senato. All'insegna dell'obiettivo dichiarato di «un Paese unito nelle sue politiche di valorizzazione del diritto alla salute, pur nella eterogeneità degli scenari che ci vengono dalle Regioni» e dello slogan «La Sanità ha già dato».

Il personale. «In questi giorni i sindacati medici stanno lavorando all'Aran per chiudere finalmente dopo 11 anni il rinnovo contrattuale 2016-2018» e «mi sono impegnata per il dialogo tra le parti - ha affermato Grillo - visto che il ministero non siede al tavolo delle trattative». Già sancito invece lo sblocco del turnover nel decreto Calabria, così come l'aumento delle borse di specialità e per la medicina generale per ovviare all'imbuto formativo: +1.800 borse di specialità (in tutto sono 8.900) e +480 borse per la Mg, che nel complesso arriva a 2.093. E «stiamo lavorando con il ministro dell'Università Marco Bussetti e con la Federazione dei medici - afferma Grillo - per definire un percorso che riassorba i quasi 10mila medici nell'imbuto formativo con un cronoprogramma, in attesa che si arrivi all'obiettivo di ottenere tante borse quanti sono i laureati. In ogni caso - ha precisato Grillo - il sistema delle borse ha fatto il suo tempo e va riformato. Il medico laureato, abilitato, che entra nel sistema delle specializzazioni è a tutti gli effetti un professionista e va valorizzato con contratti di formazione-lavoro e per le esigenze del nostro Ssn».

La governance farmaceutica e dei dispositivi medici. Intanto la questione payback: «Grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti - ha ricordato Grillo - è stato possibile recuperare 2,4 miliardi di euro che finiranno a breve nelle casse delle Regioni, dopo aver trovato l’accordo sul riparto, e che eviteranno pesanti passivi di bilancio.
Poi: «In tema di principi attivi - ha affermato la ministra - va segnalato il lavoro che ha portato alla definizione delle nuove procedure di approvazione dei farmaci. Anche in questo caso, il lavoro svolto da Ministero, Aifa e Regioni ha portato alla stesura di un provvedimento di revisione della delibera Cipe del febbraio 2001 che fissa i criteri per la determinazione dei prezzi dei farmaci. Al momento è alla firma del Ragioniere Generale dello Stato, dunque, a breve sarà disponibile per l’approvazione definitiva in Conferenza Stato-Regioni». Mentre «è in dirittura di arrivo il documento che farà da base all’aggiornamento del Prontuario farmaceutico».
Quanto ai dispositivi, anche in questo caso «gli esperti hanno redatto un approfondito documento» e «anche su questo abbiamo semplificato le norme sul payback e attivato le procedure per recuperare le risorse così come previsto dal Decreto Legge n. 78/2015. Nello specifico - ha precisato Grillo - sono stati condivisi con Mef e Regioni due schemi di decreto di ripiano, uno per gli anni dal 2015 al 2018 e l’altro per il 2019. Nelle prossime settimane proseguiremo l’opera nella speranza che si possano ottenere risulti analoghi a quelli conseguiti nel settore dei farmaci. Non sarà semplice, ma ci stiamo lavorando con determinazione». E «sempre in tema di dispositivi medici - il nostro sistema di classificazione nazionale è stato adottato come nomenclatore per la banca dati a livello europeo - non vanno dimenticati i lavori portati avanti riguardo alla sorveglianza. Nella legge di Bilancio è stata prevista l’attività obbligatoria di tenuta e aggiornamento dei registri degli impianti protesici nonchè di dispositivi medici impiantabili. In proposito si segnala, dopo anni, l’avvio del registro delle protesi mammarie. L’Istituto superiore di sanità sta lavorando insieme alle Regioni per dar seguito a quanto previsto al comma 558 della legge di Bilancio 2019 sull’obbligatorietà e l’aggiornamento dei registri».

La ricerca. «Abbiamo ripreso a finanziarla», ha annunciato Giulia Grillo. «Nella nostra prima legge di Bilancio (comma 543) abbiamo previsto incrementi pari a 45 milioni nel triennnio (10 nel 2019, 15 per il 2020, e 20 per il 2021) a cui vanno aggiunti 10 milioni per le Car-T (per il 2019 e 2020) e altri 10 milioni per la prevenzione cardiovascolare. Ho deciso di assegnare i fondi di gestione risparmiati dal ministero alla Direzione della Ricerca. Ho voluto così dare un segnale ben preciso di attenzione alla ricerca come patrimonio per il futuro del nostro sistema sanitario. Un altro significativo risultato di questo primo anno di lavoro è l’approvazione del meccanismo della "piramide dei ricercatori" che permette di essere assunti, prima a tempo determinato e poi a tempo indeterminato, anche ai titolari di borsa di studio erogata dagli Irccs pubblici e gli Istituti zooprofilattici sperimentali a seguito di procedura selettiva pubblica. Nei 21 Irccs di diritto pubblico operano oltre 5.000 ricercatori, di cui circa la metà con contratti di lavoro atipici, privi di tutele da molti anni. Si tratta di professionisti con grandi competenze, con importante e qualificata produzione scientifica».

I vaccini. «Il passaggio è d’obbligo - ha affermato ancora la ministra - . Come tutti voi sapete ho sempre ritenuto che la legge Lorenzin non affrontasse aspetti di sistema quali il potenziamento dei servizi vaccinali, il reale funzionamento dell’anagrafe nazionale, l’uso delle attività della comunicazione e informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Quest’anno ho lavorato per colmare alcune di queste lacune. In legge di Bilancio al comma 585 abbiamo previsto lo stanziamento di 2 milioni di euro per l'anno 2019 e poi 500.000 euro a regime da mettere a disposizione delle Regioni per raccogliere in modo uniforme i dati mediante anagrafi vaccinali regionali. Ho firmato ieri il decreto di riparto delle risorse che presto sarà pubblicato in Gazzetta ».
Mentre «l’anagrafe Nazionale vaccinale da qualche mese è realtà e permette alle anagrafi regionali di dialogare e aggiornare i dati sulle coperture vaccinali. Una conquista importante per tenere alta la guardia sul livello di coperture che l’Oms ci chiede di tenere oltre il 95%.
Un esempio concreto dell’importanza di avere banche dati che dialogano tra loro è che quest’anno le Asl e le scuole stanno collaborando per verificare che gli studenti abbiano effettuato le vaccinazioni, ai sensi della normativa vigente, semplificando la vita alle famiglie».
E « abbiamo completato l’aggiornamento del Piano nazionale di eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita - ha aggiunto Grillo - per colmare un altro ritardo presente nel nostro paese. Infatti, per contrastare l’epidemia di morbillo ancora in corso nel nostro Paese, è necessario, oltre alla vaccinazione dei nuovi nati, offrire attivamente la vaccinazione ai giovani adulti ancora suscettibili e non vaccinati negli anni scorsi e questa offerta richiede uno sforzo organizzativo e comunicativo straordinario. In Commissione al Senato - ha ricordato Grillo - si sta lavorando a una nuova legge e sono sicura che l’esame porterà ad un testo condiviso che superi la legge in vigore. Sono convinta che su questi grandi temi la parola spetti al Parlamento. Il ministro della Salute vigilerà affinché il nuovo provvedimento garantisca e tuteli la salute di tutti. A partire da quella dei più fragili».

Gli investimenti. «Abbiamo invertito la rotta: in Legge di Bilancio 2019 al comma 555 - ha detto Grillo - sono state aumentate di 4 miliardi, passando da 24 a 28, le risorse del programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico in ambito sanitario. Non solo, sempre la stessa Legge (comma 95) ha messo a disposizione del sistema sanitario 900 milioni per affrontare questioni legate alla sicurezza delle strutture (antisismica e antincendio)». Quanto agli accordi di programma, «a breve saranno firmate le intese per sbloccare opere per oltre 1 miliardo in Campania e oltre 300 milioni in Puglia».
Poi: poiché l'efficientamento della spesa negli ultimi dieci anni ha comportato un depauperamento delle risorse umane, «nel Patto della Salute abbiamo inserito un articolo che prevede l’istituzione di una Cabina di regia con il compito di censire tutte le fonti di finanziamento a qualunque titolo disponibili in ambito sanitario, definire le priorità di investimento in modo uniforme sul territorio nazionale e orientarne le risorse in coerenza con gli obiettivi strategici individuati».

Digitalizzazione del Ssn. «Stiamo lavorando per meglio monitorare l’erogazione dei Livelli essenziali di assisenza - ha affermato Grillo - e garantire il miglioramento della qualità dell’assistenza erogata e per questo il 13 dicembre 2018 è stata siglata con le Regioni l’Intesa per avviare il nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria. È un sistema descrittivo, di valutazione, di monitoraggio e di verifica dell’attività sanitaria erogata da soggetti pubblici e privati accreditati di tutte le Regioni, comprese le Regioni a statuto speciale, e le Province Autonome di Trento e Bolzano.
«Abbiamo istituito nelle scorse settimane la cabina di regia del sistema informatico Nsis per dare attuazione alle politiche di digitalizzazione del sistema sanitario». Mentre «sulla Telemedicina il gruppo di lavoro ha già individuato un metodo per la mappatura delle esperienze di e-Health a livello regionale in modo da valorizzare lo scambio di buone pratiche». Infine, «è stata avviata la predisposizione dello schema di regolamento che dovrà disciplinare gli ulteriori contenuti del Fascicolo Sanitario Elettronico. Nelle settimane scorse il garante per la Privacy ha dato il via libera per la gestione dei dati personali che sono già presenti nel fascicolo».


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