In parlamento

D'Incà: «Nel nuovo Dl Calabria fondo anti-debito di 60 milioni e misure rilancio»

di Red. San.

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Stabilire procedure più rapide per scegliere i Commissari; definire con chiarezza compiti e funzioni della Regione e del Commissario per superare conflitti di competenza; affidare al Commissario straordinario per l’emergenza gli interventi di edilizia sanitari bloccati da anni (circa 800 milioni); prevedere la nomina di un esperto con competenze sanitarie a supporto della commissione prefettizia, nelle aziende sciolte per infiltrazioni; prevedere un fondo di solidarietà di 60 milioni per 3 anni per ridurre il debito. Questi gli obiettivi del decreto-legge "Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria", presentato il 10 novembre alla Camera, illustrati dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà (in vece del ministro della Salute Speranza) nel question time alla Camera dei deputati. Sullo sfondo, ha detto D'Incà, la finalità di «rialzare in modo adeguato i livelli essenziali di assistenza e cambiare profondamente il vecchio decreto Calabria». Il ministro ha ricordato che l'ultimo monitoraggio Mef ha rilevato un disavanzo per la Regione Calabria di circa 104 milioni di euro, cui si somma una valutazione «insufficiente» dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea).

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