In parlamento
Arcuri: «A cavallo dell'estate vaccineremo l'intera popolazione. A regime un centro ogni 30mila abitanti»
di B. Gob.
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«A cavallo dell'estate potremo vaccinare l'intera popolazione». Così il commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri in audizione davanti alle commissioni Trasporti e Affari sociali della Camera. «Alla struttura commissariale - ha spiegato - spetta gestire l'intera organizzazione, distribuzione dei vaccini. E ringrazio le Regioni e le Province così come le Forze Armate che con noi stanno collaborando da settimane».
«Abbiamo organizzato un modello di distribuzione e somministrazione in due grandi blocchi - ha precisato Arcuri -: il primo è relativo ai vaccini da conservare a temperatura estrema di gelo, che saranno i primi a essere in nostro possesso se il processo di autorizzazione andrà a buon fine, secondo cui sarà lo stesso produttore Pfizer-BioNTec a portare senza oneri aggiuntivi le dosi in 300 punti di somministrazione sul territorio, per lo più presidi ospedalieri che sono stati individuati dalle Regioni e che sono i luoghi nei quali il vaccino sarà somministrato. «L'87% di questi presidi - ha aggiunto - già dispone della cella frigorifera necessaria a conservare il vaccino nel caso in cui debba restare stoccato in giacenza». Al 13% di strutture ancora non organizzate le celle frigo arriveranno dalla struttura commissariale.
«Per l'altra tipologia di vaccini che si possono conservare tra i 2 e gli 8° - ha spiegato ancora Arcuri - e che saranno oggetto della seconda ondata di somministrazione nel primo trimestre 2021, primo tra tutti secondo le attese quello di AstraZeneca - il modello di distribuzione prevede che i produttori consegnino le dosi in un hub centrale, da cui poi sarà distribuito in 1.500 prima e in 1.200 centri poi, che provvederanno a somministrare le dosi ai cittadini, secondo lo schema di un centro ogni 30mila abitanti».
Primo target da vaccinare secondo quanto ha riferito anche Speranza in Parlamento saranno medici sanitari e personale delle Rsa per anziani insieme ai loro ospiti, «per cui - ha detto Speranza - si muoveranno delle unità mobili che si muoveranno verso i luoghi dove ci sarà l'organizzazione della somministrazione. Unità mobili che serviranno vieppiù nella seconda ondata per raggiungere i luoghi più reconditi e per gli anziani che non potranno andare in uno dei 1.500 punti di somministrazione della seconda ondata. Molto probabile che nel secondo trimestre a Mmg e pediatri sia richiesto di contribuire alla somministrazione del vaccino ai loro assistiti e lo stesso ministro ha detto che più avanti saranno coinvolte le farmacie». Ogni gruppo di somministrazione sarà costituito da un medico, quattro infermieri, personale amministrativo e Oss.
Ma chi terrà il conto dell'operazione, che il ministro Speranza ha definito come la più importante campagna vaccinale del Paese? «Grazie a Poste Italiane ed Eni - ha annunciato Arcuri - è in corso di realizzazione un sistema informativo assai evoluto che permetterà di tracciare ogni singola dose dal momento in cui arriva nel nostro territorio fino a quando viene somministrata ma sarà anche in condizione di attivare processi di prenotazione, somministrazione e rendicontazione dell'avvenuta dell'avvenuta vaccinazione per ogni cittadino. I risultati - ha aggiunto - saranno poi trasferiti nel Sistema informativo del ministero della Salute così da avere evidenza di dove, quali e quanti vaccini sono stati somministrati a chi». Arcuri ha anche detto che per la campagna di somministrazione è previsto il ricorso straordinario a 20 mila professionalità per cui è previsto un modulo formativo in via di elaborazione con l'Iss che «ricercheremo attraverso una manifestazione d'interesse pubblica che presto emaneremo e ne coordineremo l'utilizzo insieme ai punti di territorio sanitario nelle Asl e nei presidi ospedali».
«Almeno il 60% dei cittadini dovrà essere vaccinato, noi auspichiamo che anche grazie a una campagna di comunicazione massiva si possano superare remore che pure ci sono», ha detto infine
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