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Covid: Federanziani ricorda 100mila vittime davanti a Palazzo Chigi

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"100.000 vittime non vi dimenticheremo mai!". E' lo striscione che Federanziani ha esposto in piazza Colonna, la piazza antistante Palazzo Chigi, per ricordare le vittime del Covid. L'associazione, guidata dal presidente Roberto Messina, ha voluto dedicare alle persone morte per Covid un momento di ricordo: in sottofondo un altoparlante trasmetteva le note del silenzio militare.

Una delegazione di Senior Italia FederAnziani - spiega l'organizzazione - stamani è stata prima ricevuta dal Presidente della Camera Roberto Fico e poi dalla ministra per le Disabilità Erika Stefani con la quale sono state discusse "le principali criticità che gli anziani non autosufficienti stanno attraversando in questa difficile fase pandemica". Ad ascoltare la voce di Senior Italia FederAnziani oltre la vicepresidente del Senato Paola Taverna e il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, anche i senatori Gianfranco Rufa e William De Vecchis, che si sono uniti al presidio in Piazza Colonna.

"Chi sono gli anziani? Forse stiamo perdendo di vista il significato di questa parola - afferma in una nota Roberto Messina, presidente di Senior Italia FederAnziani -. Cosa farebbe un genitore per un figlio in difficoltà, minacciato da una grave malattia, che potrebbe portarglielo via? Qualsiasi cosa. Noi figli e nipoti invece per i nostri genitori e nonni non riusciamo a fare nulla. Siamo come paralizzati. Ci sentiamo impotenti. Ma è ora di scuotersi da questa apatia che ci fa essere, di fronte a questo orrore, come anestetizzati. Abbiamo superato questa soglia spaventosa di centomila morti per Coronavirus in Italia dall'inizio della pandemia. Perlopiù si tratta degli anziani di questo Paese, delle persone più fragili, di genitori e nonni, e siamo basiti e preoccupati dall'indifferenza generale con cui continua a consumarsi questa carneficina silenziosa. E' ora di dire basta: se non daremo una decisiva accelerazione alle vaccinazioni degli anziani la situazione purtroppo non è destinata a migliorare, considerata la rapidità della diffusione delle varianti. E' questo- conclude - il nostro appello alle istituzioni".


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