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Riforma Irccs, primo via libera in Commissione Affari sociali della Camera

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24 Esclusivo per Sanità24

Parere positivo, in Commissione Affari sociali della Camera alla Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, testo che ha l'obiettivo di "rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie". La Commissione ha assegnato oggi alla relatrice Rossana Boldi (Lega) il mandato a riferire in aula, dove il testo sarà incardinato la prossima settimana.

"Il testo - spiega Boldi - è stato migliorato anche grazie al contributo di una lunga serie di audizioni di esperti, ma resta il grande rammarico per non essere riusciti, all'interno della delega, che è isorisorse, a stabilizzare i ricercatori di Irccs e istituti zooprofilattici".

Gli Irccs sono ospedali di eccellenza deputati alla ricerca, alla terapia e alla riabilitazione. Il primo decreto di riordino risale al 2003 (d.lgs. 288) e all'epoca erano 35, ma il loro numero è cresciuto negli anni, fino agli attuali 52, di cui 30 in regime di diritto privato. La riforma degli Irccs rientra tra le azioni individuate nel Pnrr per migliorare la situazione strutturale del Paese.

"Il ddl, che arriverà la prossima settimana nell'aula di Montecitorio in prima lettura - spiega la senatrice Boldi - prevede l'introduzione standard internazionali per il riconoscimento del carattere scientifico di Irccs, così da garantire la presenza di sole strutture di eccellenza".

Con la fase emendativa del primo passaggio parlamentare, "il testo è stato migliorato accentuando l'importanza delle ricadute della ricerca degli Irccs sulle prestazioni sanitarie offerte al cittadino. Viene marcata la necessità di valorizzare le reti di ricerca anche attraverso collaborazioni internazionali. Il testo, inoltre, promuove la mobilità del personale di ricerca dagli Irccs pubblici verso enti pubblici di ricerca e università".

Mentre, conclude, "sulla stabilizzazione dei ricercatori che vi lavorano, da troppi anni intrappolati nei contratti a tempo determinato, c'è l'impegno di tutta la commissione a ripresentare proposte idonee nella prossima legge di Bilancio".


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