In parlamento

Recovery Plan, ok in Senato alla riforma degli Irccs. Speranza: ora gli Istituti sono più forti. Sileri: al prossimo Governo i decreti attuativi

di B. Gob.

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Con 199 voti favorevoli, 10 contrari e un'astensione, l'Assemblea del Senato ha approvato definitivamente mercoledì 27 luglio il ddl 2633 , di delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, collegato alla manovra di finanza pubblica. «Gli Irccs sono un pezzo fondamentale del nostro Servizio sanitario nazionale. Con la riforma approvata in Senato creiamo le condizioni per renderli più forti e pronti ad affrontare le sfide del futuro», ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
La riforma, come ha ricordato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, 'rientra tra quelle previste dal Pnrr e potenzia un'eccellenza del sistema sanitario fatta di 52 ospedali pubblici e privati, per un totale secondo i dati 2020 di circa 14.000 ricercatori, 18.000 pubblicazioni scientifiche e circa 700.000 ricoveri annui». Spetterà al prossimo Governo emanare i decreti delegati nella prospettiva indicata dal provvedimento: potenziare il ruolo di punta degli Irccs all'interno del Ssn valorizzando le frontiere tecnologiche e del settore industriale con un approccio "traslazionale", ovvero, ha sottolineato ancora Sileri, «di trasferimento rapido delle innovazioni verso il letto del paziente, nell'ottica di uno scambio continuo tra conoscenze scientifiche all'avanguardia e concrete applicazioni terapeutiche». Il nuovo assetto secondo il sottosegretario alla Salute «migliora il sistema di valutazione degli Irccs in un'ottica di trasparenza e di maggiore coerenza rispetto al quadro internazionale della ricerca biomedica, revisiona l'attuale disciplina sul personale di ricerca del Ssn con l'obiettivo di valorizzarne potenzialità e percorso professionale, e incrementa la qualità della ricerca sanitaria nazionale attraverso il rafforzamento del raccordo tra le direzioni generali e le direzioni scientifiche degli Irccs. La riforma - ricorda infine Sileri - disciplina inoltre le modalità di svolgimento della ricerca, permettendo la costituzione di Reti di Irccs e facilitando la loro partecipazione a progetti di ricerca internazionali, e agevolando l'attività di trasferimento tecnologico dall'idea progettuale all'eventuale brevetto e alla fase di produzione e commercializzazione».


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