In parlamento

Meloni: riportare la sanità verso i territori coinvolgendo anche le farmacie. Poi: ridurre disuguaglianze nei Lea

di Radiocor Plus

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«Penso che la sfida sia ovviamente superare l'emergenza e ripristinare le prestazioni ordinarie. Abbiamo accumulato un grande gap sulle prestazioni ordinarie e credo che dobbiamo imparare dalla crisi pandemica cosa non ha funzionato nel migliore dei modi per correggerlo secondo alcune linee d'azione». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, replicando nell'Aula del Senato al termine della discussione generale sulla fiducia al suo Governo. «Credo che una di quelle linee d'azione - ha chiarito - debba essere la prossimità, riportare la sanità verso i territori, valorizzare il ruolo dei medici di medicina generale e coinvolgere il sistema delle farmacie nell'erogazione di alcune prestazioni, perché sono fra i primi presidi sul territorio». Per Meloni, inoltre, «c'è il tema dell'incentivo alla telemedicina, alle cure domiciliari, dei presidi territoriali nelle aree interne, sui cui tante battaglie abbiamo condotto in questi anni, alle quali oggi ovviamente va data continuità. Penso che per quello che riguarda la telemedicina gli ospedali debbano entrare a pieno titolo nell'era digitale. La digitalizzazione della sanità rende ovviamente più agevole e più accessibile lo scambio di informazioni e massimizza i benefici per gli utenti». E ha aggiunto: «bisogna migliorare la comunicazione tra ospedale e territorio, ragioniamo su un unico software sanitario come il fascicolo sanitario elettronico. C'è poi, ovviamente, il tema della qualità, perché il diritto alla salute, come sappiamo, è riconosciuto nella Costituzione e non è accettabile il dilagare del turismo sanitario che abbiamo conosciuto in questi anni nella nostra Nazione e quindi c'è anche l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze tra le Regioni nella erogazione delle prestazioni sanitarie e dei Livelli essenziali di assistenza».


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