Lavoro e professione

Pazienti oncologici: stop alle disuguaglianze regionali

di Annamaria Mancuso ( Presidente Salute Donna onlus)

Salute Donna onlus è attiva da vent’anni nel sostenere i pazienti colpiti da malattie oncologiche. In tutti questi anni abbiamo continuato a ricevere richieste d'aiuto da parte dei malati e dalle loro famiglie, costretti a spostarsi dalle città di residenza in altre regioni per ricevere assistenza e terapie, con disagi enormi anche dal punto di vista economico.
A un certo punto abbiamo deciso che era arrivato il momento di intervenire su quelle inaccettabili disuguaglianze che caratterizzavano, e caratterizzano ancora, la qualità assistenziale sanitaria tra una Regione e l'altra sul territorio nazionale, difformità che incrementano tra l'altro il grave fenomeno della migrazione sanitaria.

Il primo passo è stato quello di chiamare a raccolta le altre associazioni dei pazienti, realizzare e lanciare un Manifesto programmatico per richiamare l'attenzione delle Istituzioni sui rischi legati alla disomogeneità dell'assistenza oncologica. Il secondo passo è stato quello di avviare un'attività d'indagine sulla situazione assistenziale del cancro in Italia, consapevoli del fatto che le Regioni hanno l'obbligo di garantire ai propri assistiti un'assistenza appropriata.

Il terzo passo è consistito nel formare una Commissione tecnico-scientifica che desse il giusto valore e peso al nostro lavoro. In un anno abbiamo lavorato su due documenti: il Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro 2011-2013, prorogato al 2016, e il programma di prevenzione “Guadagnare Salute”. Dopo aver avviato una vera e propria ricognizione sull'attuale organizzazione del sistema di assistenza e cure, abbiamo individuato le carenze e le criticità e gli ambiti ove sarebbe più urgente intervenire. A conclusione di questa prima fase di lavori è stato redatto un Documento programmatico che traduce in sei azioni le principali richieste delle Associazioni pazienti. Nel frattempo abbiamo cercato di coinvolgere i decisori politici a livello parlamentare, perché ci rendiamo conto che senza una precisa volontà politica non potremmo ottenere nulla di concreto. Il consenso è stato unanime e il successo conseguito ci ha permesso di costituire l'Intergruppo “Insieme per un impegno contro il cancro” composto da parlamentari di tutti gli schieramenti.

Tutti noi ci aspettiamo l'approvazione del Documento programmatico da parte delle Istituzioni nazionali. Salute Donna ha raccolto 4.000 sottoscrizioni pubbliche del Manifesto. Superato questo primo step, proseguiremo le attività a livello regionale con incontri diretti rivolti agli amministratori locali affinché il Documento programmatico sia accettato e calato nelle realtà delle singole regioni. Il nostro obiettivo non è solo avanzare richieste ma anche avanzare proposte costruttive e soluzioni: questo presuppone il coinvolgimento delle amministrazioni regionali.


© RIPRODUZIONE RISERVATA