Lavoro e professione

Test d'ingresso: dopo veterinaria tocca ad architettura, mentre fioccano i primi ricorsi per medicina

di Marzio Bartoloni

Secondo giorno di test di ammissione ieri. Questa volta è toccato a veterinaria: per 717 posti si sono presentati in 7.818. Le reazioni stavolta sono state meno critiche riguardo la difficoltà delle prove: «Quiz più facili rispetto a Medicina», secondo gli studenti. Intanto cominciano a fioccare le prime denunce per presunte irregolarità proprio per il test di Medicina di martedì. Oggi le prove per architettura.

Il test di veterinaria
«Ho fatto quello di medicina, non c'è assolutamente confronto, questo si poteva fare secondo me». «Si', meglio di quello di Medicina». «Sì, io ho trovato logica e chimica più semplici, però biologia mi ha affranto». Sono alcuni dei tantissimi commenti lasciati sulla pagina Facebook dedicata al test per l'accesso al primo anno della facoltà di medicina veterinaria, che si è svolto ieri in tutta Italia. I posti disponibili sono 717 e a fare la domanda per partecipare alla prova sono stati in 7.818. Come ieri, il test a risposta multipla poneva 60 domande alle quali rispondere in 100 minuti al massimo. «Troppo poco», si lamentano alcuni. Altri osservano invece che le domande di biologia erano difficili, mentre quelle di chimica «molto più semplici». «Non era difficile... quello che mancava era la calcolatrice», commenta una ragazza. Le domande di chimica erano 16, seguite da 20 di logica, 2 di cultura generale, 16 di biologia e 6 di matematica e fisica. Le due di cultura generale erano sull'elezione degli attuali presidenti di Camera e Senato e sull'Unione europea. Prossimo appuntamento oggi con i test per la facoltà di architettura: hanno presentato la domanda in 10.994 per 7.802 posti disponibili.

Primi ricorsi in dirittura d'arrivo
Unione degli Universitari e Rete degli Studenti hanno già attivato i loro canali via web e app. Lo scorso anno il maxi-ricorso organizzato proprio da Udu ha ottenuto diverse vittorie e migliaia di esclusi del 2014 sono stati così riammessi nelle diverse università. Diverse le segnalazioni su presunte irregolarità arrivate anche al sito specializzato Skuola.net. Mentre da Foggia sono partiti i primi ricorsi: alcuni dei 567 candidati che hanno partecipato al test (103 posti complessivi) hanno dato incarico al legale Francesco Leone del Foro di Palermo per far valere le loro ragioni. «In particolare - spiega l'avvocato Leone - alla città del Cinema di Foggia, sede del concorso, pare che due studenti abbiano preso regolarmente parte alla prova nonostante gli altoparlanti avessero decretato la chiusura delle porte e dei controlli al metal detector, spenti dopo tutti gli ingressi. I due studenti, accettati dalla presidente della commissione, hanno sostenuto la prova senza subire il controllo al metal detector». «La regolarità della prova - prosegue il legale - è palesemente pregiudicata da tali eventi, in quanto palese appare la disparità di trattamento tra gli studenti che hanno subito i controlli di rito all'orario prestabilito e quelli che, invece, hanno potenzialmente potuto introdurre smartphone non subendo tali controlli». L'ateneo foggiano però si difende: «L'accesso dell'ultimo candidato è avvenuto molto prima dell'apertura dei plichi contenenti le prove d'esame da somministrare ai candidati, ovvero 23 minuti prima dell'effettivo inizio della selezione vera e propria».


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