Lavoro e professione

Enpam: priorità alla sostenibilità delle pensioni ma più spazio ai «servizi»

di Ernesto Diffidenti

Sostenibilità del sistema previdenziale, assistenza nel cammino formativo e professionale, redditività del patrimonio, investimenti utili al paese: sono queste le linee d’azione dell’Enpam delineate nel bilancio sociale 2014 presentato questa mattina a Roma. «Il bilancio sociale - spiega il presidente Alberto Oliveti - fa il punto su quanto è stato realizzato da Enpam per garantire agli iscritto un futuro sicuro e racconta, con numeri e fatti, come la Fondazione abbia costruito un modello in grado di reggere le sfide dei nuovi scenari economici e demografici per i prossimi 50 anni».

Sicurezza è la parola più usata da Oliveti sul fronte delle pensioni e del patrimonio mentre assistenza è il mantra ripetuto per affrontare e vincere la nuova sfida del welfare delle professioni. «L’assistenza diventa strategica - spiega il presidente dell’Enpam - per garantire gli iscritti anche nella vita professionale oltre che negli eventi avversi , con interventi di sostegno per abbattere i costi assicurativi, creditizi, sanitari e di previdenza complementare». In questa direzione va anche la scelta di riaprire i mutui per gli iscritti. Il bando è stato lanciato il 22 settembre e già sono stati impegnati 58 milioni di euro, sui 100 previsti, destinati per lo più agli under 45. «Segnale - spiega Oliveti - che è stata intercettata un’esigenza specifica della categoria».

Gli investimenti, tuttavia, assumono un rilievo particolare quando si rivelano «utili» al paese. Un capitolo del bilancio sociale, infatti, è dedicato al contributo al sistema Italia che ha come obiettivo «collaborare per superare le difficoltà del sistema sanitario colpito dei continui contenimenti della spesa pubblica nonché rispondere ai bisogni crescenti della popolazione». Ma anche sponsorizzare le aree emergenti del settore sanitario come le biotecnologie (150 i milioni investiti con il fondo Principia III Health) e la crescente attenzione dei risparmiatori verso gli investimenti socialmente responsabili.

Certo, non è facile parlare di investimenti in una fase dove il clima è surriscaldato dal capitolo dell’appropriatezza. «E’ bene parlarne - sottolinea Oliveti - ma il tema oltre alle prestazioni dei medici cui va garantita comunque l’autonomia responsabile, deve riguardare anche le richieste dei pazienti e la programmazione da parte delle istituzioni».

Il bilancio sociale scatta una fotografia aggiornata della categoria: i medici e i dentisti attivi sono 356.375 mentre sono 95.428 i pensionati; in crescita il numero delle donne medico, che nella fascia di età inferiore ai 39 anni superano gli uomini (49.767 di contro a 32.719). Dal punto di vista previdenziale si mostra uno scenario in cui il saldo tra i contributi versati dagli iscritti, il rendimento del patrimonio e i costi delle prestazioni previdenziali e assistenziali erogate e' sempre positivo per il prossimo mezzo secolo, con un patrimonio stimato nel 2060 a circa 100 miliardi.

Il bilancio, infine, consente anche di misurare l’impatto e il contributo dell’Enpam al sistema economico: ad esempio ammonta a 1,393 miliardi la ricchezza restituita agli iscritti sotto forma di pensioni e aiuti assistenziali, più della metà del valore economico generato dalla Fondazione che è quasi di 3 miliardi. Mentre nel 2014 la cifra che la Fondazione ha versato allo Stato e agli enti locali sotto forma di imposte diretti e indiretti ammonta a circa 134 milioni di euro. Il bilancio è scaricabile nella versione per Ipad nell’app Enpam e nel sito della Fondazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA