Lavoro e professione

Formazione, accesso alla professione, equità delle cure, rapporto medico-paziente: il punto agli Stati generali dell’odontoiatria

di Giuseppe Renzo (presidente Cao-Fnomceo)

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24 Esclusivo per Sanità24


Il 27 febbraio 2016 nell’ambito della 3° riunione della Conferenza Permanente dei Presidenti Cic, si svolgerà la riunione degli Stati Generali dell’Odontoiatria con argomenti di grande importanza all’ordine del giorno. Tra i tanti temi caldi per la professione, in particolar modo, figurano l’accessibilità alle cure e la tutela della salute del cittadino.
Proposte dovranno essere sviluppate e fornite alla valutazione di tutti.
Si esamineranno i temi della programmazione, sia per quanto riguarda l’accesso ai corsi di laurea in odontoiatria, che oramai siamo tutti concordi non si possa più procrastinare, e necessita di una programmazione europea, sia per quanto concerne il fabbisogno di odontoiatri nel Ssn .Questo secondo argomento permetterà di fare delle valutazioni che saranno messe a punto tra tutte le componenti anche in ulteriori necessari incontri.
Confido che , ancora una volta in modo unitario, si prospetteranno posizioni comuni che saranno, poi, sviluppate nell'ambito delle specifiche riunioni previste dai ministeri competenti anche in riferimento ai fabbisogni di professionisti sanitari per l’anno 2016.

Altro tema in discussione, da approfondire anche successivamente, è quello della formazione pre e post laurea. Come è noto, esistono numerose problematiche concernenti la migliore funzionalità dei corsi di laurea in odontoiatria, forse troppo numerosi in Italia e non tutti in grado nonostante i loro sforzi di offrire la necessaria qualità didattica.
In più occasioni , infatti, è stato rilevato come i primi a soffrire di questo stato di cose sono i corsi di laurea qualificati e che le risorse dovrebbero trovare funzionalità ed indirizzo preciso e non generico. Fatta questa considerazione le soluzioni sono due, o si trovano risorse affinché quelli in sofferenza si adeguino agli standard oppure non rimane che il consorzio tra di essi riducendone il numero.

Altro tema sempre caldo è quello dei percorsi formativi svolti all'estero o, comunque, presso sedi universitarie straniere con “succursali” in Italia che rischiano di stravolgere il rispetto del principio normativo del numero programmato .
Ingiusto penalizzare i nostri ragazzi con numeri programmati che esistono solo nel suolo nazionale quando i “furbetti e più abbienti” aggirano l'ostacolo recandosi all'estero o con espedienti indegni persino di essere menzionati.
Si studieranno iniziative da porre a supporto della richiesta definizione di regole quale atto legislativo , dove si possano contemperare le responsabilità dei professionisti ma, soprattutto, definire con chiarezza e senza timori l'accesso dei capitali che, come rimandato dalla cronaca, se non regolamentato e non controllato può in molti casi penalizzare il vero anello debole, il cittadino.
Il rapporto di cura medico-paziente va preservato a tutela del diritto alla salute della persona, in quanto principio non commerciabile.

E ancora, cosa dire sulla ancora mancata partenza delle Scuole di specializzazione di Area odontoiatrica (chirurgia orale, odontoiatria pediatrica e ortodonzia) istituite con decreto ministeriale da più di un lustro e mai attivate? Sarà arrivato il momento che i ministeri competenti trovino le risorse per i contratti di formazione per gli odontoiatri che, ricordiamo a tutti, hanno bisogno del titolo di specialista per accedere ai ruoli del Ssn. Oppure i nostri giovani sono “figli di un dio minore”?

Si discuterà, inoltre, sulle iniziative in cui la Cao potrebbe essere coinvolta in riferimento al convegno sulle cure odontoiatriche, organizzato nel mese di aprile 2016, e sulla necessità di predisporre linee guida per i professionisti dirette a realizzare iniziative per il sostegno e per l’accesso alle cure odontoiatriche delle fasce sociali più deboli.
È prevista anche la valutazione di ulteriori iniziative dirette a sostenere un migliore accesso alla professione per i neo iscritti che si affacciano all'attività odontoiatrica.
Come si potrà vedere, molta “carne al fuoco” e una nuova dimostrazione della capacità degli Stati Generali dell'Odontoiatria di affrontare i problemi con spirito pragmatico e collaborativo.


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