Lavoro e professione

Fnomceo, appropriatezza: tutto da rifare. Prossimo convegno nazionale a maggio. Ecco il documento unitario

Appropriatezza, responsabilità professionale, confronto con le professioni sanitarie. E, ancora, riforma degli ordini, autonomia delle commissioni disciplinari, criticità della normativa sui certificati Inail. Sono questi gli argomenti che sono stati al centro dell’ultimo Consiglio nazionale della Fnomceo che si è riunito a Roma. Ne è scaturito un documento, sottoscritto all’unanimità da tutti gli ordini presenti.

Nel documento si ribadisce che l’appropriatezza, «intesa come dovere etico e professionale per il medico», implica un’assunzione di responsabilità nel rispetto della persona assistita e della sostenibilità del sistema, e non può essere imposta per legge. Si riafferma che «a fronte di un continuo affastellarsi di leggi, norme e regolamenti spesso contraddittori, di obblighi impropri, di circolari, di ordini e contrordini, di ingiunzioni burocratiche vessatorie, stratificate dai diversi livelli regionale e nazionale, la medicina risiede nella relazione tra medico e paziente» e quindi «la responsabilità verso le persone è elemento fondante della professione». Infine, si «ripropone, con convinzione e determinazione, il confronto con le professioni sanitarie, certi che solo la sinergia tra tutti questi soggetti può sbloccare rigidità e incomprensioni spesso legate al mancato confronto diretto: le priorità sono la sicurezza delle cure e la responsabilità professionale».

Con queste premesse, il Consiglio nazionale ha dato mandato alla presidente e al comitato centrale di farsi promotori delle proprie istanze nei confronti del Governo, e di organizzare, il 19, 20 e 21 maggio a Rimini, un convegno che riunisca tutte le componenti della professione, e che sarà l’occasione per delineare l’evoluzione della professione stessa.


© RIPRODUZIONE RISERVATA