Lavoro e professione

8 marzo, Anaao: «Salvaguardare le differenze di genere anche in sanità»

di Anaao Assomed

Come ogni anno abbondano le celebrazioni di grandi donne protagoniste di ieri e di oggi. E ci si ricorda, almeno oggi, delle tante donne coraggiose e disperate in cammino da mesi o anni che premono, incinte o non, sui confini della vecchia Europa. E come al solito si citano le disparità: di salario, di previdenza, di occupazione, di lavoro domestico, di posizioni apicali, e poi i tetti di cristallo, carriere più difficili e poco lineari, con l'immancabile leadership carente. Un copione così ripetitivo che l'impressione di una celebrazione “riparativa” è sempre più forte, quasi rituale.

L'Anaao Assomed vorrebbe ricordare in questo 8 marzo il sorpasso di genere che sta avvenendo in un servizio sanitario che si guarda bene dal predisporsi ad accoglierlo, che nega ai cittadini il primo dei diritti civili, quello alla salute, e alle donne medico il riconoscimento, formale e sostanziale, di un lavoro sempre più gravoso e rischioso. Le mancate sostituzioni delle maternità all'interno del Ssn sono diventate una regola, che mal si concilia con la mistica della maternità come valore sociale e con la propaganda della lotta alla denatalità. Un Ssn in cui il combinato disposto di definanziamento e decapitalizzazione del lavoro professionale crea, non di rado, un clima organizzativo fatto di demansionamento e mobbing, fattori di frustrazione capaci di portare al suicidio. Che le statistiche riportano tra le donne medico con frequenza maggiore rispetto alla popolazione generale.

In questo 8 marzo vorremmo ricordare Luana, e altre come lei, vittima di un sistema che nega valore e senso al prendersi cura come scelta professionale. Anche perchÈ episodi del genere non si ripetano più, è in atto una Vertenza Salute che intende introdurre cambiamenti positivi, grazie alla capacità, di donne ed uomini, di lottare insieme, tanto più quanto l'obiettivo appare lontano.

In un momento di grave crisi della sanità pubblica, occorre salvaguardare e valorizzare la differenza di genere, una risorsa preziosa per l'intero sistema delle cure nel Paese, all'interno di politiche, anche sindacali, portate avanti da donne per le donne, medico e dirigente sanitario.


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