Lavoro e professione

Ricercatori e carriera a piramide, Anaao: «Uno spiraglio per i precari della ricerca sanitaria»

di Ro. M.

Ridurre la durata del percorso lavorativo a tempo determinato del ricercatore prima di accedere a una stabilizzazione e prevedere un inquadramento di medici, biologi e altre categorie professionali della ricerca sanitaria nell'area della Dirigenza medica e sanitaria. E sul possibile sbocco nel Ssn valutare gli esiti del tavolo in corso sull'ipotesi di ddl ex art. 22 del Patto per la Salute. Sono queste le osservazioni che l’Anaao Assomed ha portato all’incontro di lunedì scorso con la ministra della Salute Beatrice Lorenzin. Lo comunica una nota Anaao.

Nel corso dell’incontro la ministra ha illustrato un’ipotesi di soluzione della «annosa questione della precarietà del rapporto di lavoro dei professionisti addetti alla ricerca sanitaria nel nostro Paese».

Anche per i ricercatori infatti si è andati ben oltre la flessibilità tipica dell’attività di ricerca e il precariato si è di fatto trasformato in una gabbia, che a volte inficia anche gli stessi esiti dei progetti. «A fronte di risultati scientifici che ci collocano in una posizione di assoluto rilievo a livello internazionale - sottolinea Anaao - la ricerca sanitaria si caratterizza per un'attività svolta prevalentemente da personale precario, assunto con variegate tipologie di rapporto di lavoro, tutte prive delle tutele fondamentali. Si tratta di oltre quattromila unità, con anzianità lavorative anche consistenti, sino a dieci o quindici anni, svolti nelle forme del lavoro atipico».

Ma già agli Stati generali della ricerca la ministra Lorenzin aveva preannunciato l’arrivo di una svolta, con il riconoscimento per la figura del ricercatore di una nuova e giusta dignità. Garantendo quindi contratti di lavoro a lungo termine, di dieci anni con possibile rinnovo di cinque, e una carriera a “piramide” con vari step e la possibilità finale di rimanere nel settore della ricerca o di entrare nell'organico del Servizio sanitario nazionale in un ruolo assistenziale.

Gli scalini della piramide si iniziano a salire come ricercatore junior (dopo il superamento di un concorso per dottori di ricerca o specializzati) per passare poi a senior, advanced, ruolo scientist: nell'ultimo passaggio il ricercatore potrà entrare nell'organico del Ssn nel ruolo assistenziale, dopo una verifica di idoneità, oppure rimanere nell'ambito della ricerca con funzioni di grado superiore.

«La cosiddetta ipotesi piramidale del Ministro Lorenzin - spiega l’Anaao - prevede un contratto di lavoro a tempo determinato che si sviluppa in fasi a verifica, sino ad un massimo di quindici anni, cui si accede con una forma concorsuale da definire. Nel confronto si è discusso della situazione a regime, ma anche di una fase transitoria».

Ma secondo il sindacato il percorso verso l’obiettivo finale è troppo dilatato. «Rispetto alla proposta ministeriale l'Anaao Assomed ritiene che la durata del percorso a tempo configuri una temporizzazione eccessiva che andrebbe ridotta, prevedendo verifiche positive dei risultati di ricerca, prima di consentire l'accesso a rapporti a tempo indeterminato. Sugli aspetti concernenti le due forme di opzione verso la stabilizzazione nel comparto ricerca ovvero verso il S.S.N., l'Associazione suggerisce di valutare anche gli esiti del tavolo in corso sull'ipotesi di ddl ex art. 22 del Patto per la Salute».

Il progetto, aveva annunciato il ministro, prenderà corpo con il prossimo strumento legislativo utile e cioè nella prossima legge di Stabilità. Un’idea confermata nel croso dell’incontro di lunedì scorso. «Esiste comunque la possibilità di una norma all'interno del prossimo ddl Stabilità - conclude la nota dei camici bianchi - che delinei la soluzione di regime e la soluzione transitoria, prevedendo uno stanziamento economico che consenta uno scenario di accesso al nuovo rapporto per la complessiva consistenza attuale del precariato degli IRCCS e degli IZS, segnalati questi ultimi espressamente dall'Anaao Assomed».

Rispetto all'ipotesi di collocazione nell'area contrattuale del comparto della sanità, l'Anaao Assomed ribadisce che «non accetterà alcuna ipotesi che non preveda che i medici ed i biologi e le altre categorie professionali della ricerca sanitaria, vengano collocati dal punto di vista contrattuale nell'area della Dirigenza medica e sanitaria».


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