Lavoro e professione

Sivemp, sulla specializzazione dei medici veterinari un passo avanti e due indietro

«Il Senato ha approvato il Decreto scuola che toglie il blocco delle scuole di specializzazione non mediche andando in deroga a quanto previsto dalla legge 401/2000 ma lasciando i medici veterinari in un limbo inaccettabile». Lo sostiene il Sindacato italiano veterinari medicina pubblica (Sivemp) secondo cui, ancora una volta, i medici veterinari «sono stati trattati come figli di un dio minore. Con la deroga approvata dal Senato è stata confermata una nuova penalizzazione, proprio nel momento in cui ci si aspettava che il Governo portasse a compimento l'equiparazione delle scuole di specializzazione di tutta le professioni del Ssn».
Sivemp ricorda che i medici veterinari sono assunti, inquadrati e regolamentati nel loro incarico pubblico nel Ssn esattamente come i medici chirurghi e ribadiscono che il Contratto collettivo nazionale cui i medici veterinari sono soggetti «è lo stesso dei chirurghi ed è definito “della dirigenza medica e veterinaria”, come altrettanto unico è l'Accordo collettivo nazionale per la “medicina specialistica ambulatoriale”».
«Ci auguriamo che il Parlamento trovi una soluzione immediata a questa incancrenita vicenda - conclude il Sivemp - e metta tutti i professionisti della sanità nelle medesime condizioni di partenza. E' infatti sempre più grave non vedere risolto il divario tra le borse di studio che sostengono la formazione specialistica dei medici chirurghi e l'onerosità di tale percorso che incombe invece sui medici veterinari».


© RIPRODUZIONE RISERVATA