Lavoro e professione

I tragici effetti del calo vaccinale, muore una bambina di pertosse: «Ma allora la pertosse ancora esiste?»

di Lucio Piermarini (Uppa.it, Un pediatra per amico)

È morta una bambina di pertosse. «Ma la pertosse non è mica una malattia mortale!» Lo è, lo è; sta scritto: sicuramente sotto i sei mesi di vita e ancor più sotto i tre.

«Ma non è possibile, non si è mai sentito». Eppure hanno fatto tutte le analisi e lo hanno confermato, era proprio pertosse.

«E allora è la dimostrazione che le vaccinazioni non servono a niente». Ma quella bambina non ha fatto in tempo a vaccinarsi, aveva solo 28 giorni; pensa, neanche un mese e muore di pertosse.

«Ma io credevo che la pertosse fosse sparita; chi l'ha visto più un bambino con la pertosse!». Non si vede più, perché la vaccinazione, a quanto pare funziona, eccome, e non si danno ragione del perché oggi debbano ancora capitare disgrazie di questo tipo.

«Ma se non si poteva vaccinare allora sarebbe successo comunque». Invece ti dico di no, perché se tutti sono vaccinati, anzi quasi, almeno il 95%, il microbo della pertosse si diffonde con difficoltà perché quasi nessuno si ammala e così anche chi non si è potuto vaccinare viene protetto.

«Ma io ho letto su internet che questa, che chiamano immunità di gregge, è tutta una balla, perché in tanti posti i livelli di vaccinazione sono più bassi e non succede niente lo stesso Be’, io so solo che vedo ancora in giro gente anziana con le protesi e le stampelle perché ha avuto la polio e non vedo bambini con lo stesso problema.

«E dici che con la pertosse è la stessa storia? Non mi sembra un ragionamento campato in aria. Ma non è meglio farsi gli anticorpi con le malattie vere, come è sempre stato, così ci facciamo una bella immunità, che dura per tutta la vita e in un colpo solo?». Ah, tu dici una bella selezione naturale, stile giungla: tanti bambini, adulti il giusto e pochi anziani, chi muore muore, tanto qualcuno sopravviverà e la specie si rafforza; si certo, si può anche fare ma… chi glielo spiega ai genitori?


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