Lavoro e professione
Enpam, un bilancio impegnativo per il 2017
di Claudio Testuzza
L'Assemblea nazionale della Fondazione Enpam ha approvato o il Bilancio di previsione 2017. Il documento ha ricevuto 144 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astensioni.
Le stime indicano per il 2017 un avanzo economico dell'Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri pari a 788 milioni di euro, mentre i ricavi e le spese previdenziali cresceranno di 86 e 140 milioni di euro rispetto a quanto stanziato per il 2016.
Nel 2017 la gestione patrimoniale e finanziaria dell'Enpam garantirà proventi lordi per circa 464 milioni di euro ( dato prudenziale ) a cui però andranno sottratti ben 223 milioni di euro di oneri e imposte. Nonostante il salasso, il risultato netto di 240 milioni di euro rappresenta un balzo in avanti rispetto ai 177 milioni previsti per il 2016. In base ai piani, il prossimo anno sono previsti nuovi investimenti per 1,3 miliardi di euro.
Nell'ambito immobiliare verranno investiti 250 milioni di euro, in quello finanziario 750 mentre circa 300 milioni di euro potranno essere impiegati in prodotti correlati alla logica mission related, in ambiti legati al settore medicale, a sostegno del sistema Italia.
Dati e numeri confermano la sicurezza dei conti dell'Enpam. Con queste basi la Fondazione potrà continuare a sostenere i suoi iscritti in ogni fase della vita personale e professionale, aiutandoli a fronteggiare le sfide di oggi, mettendoli in condizione di cogliere le opportunità future.
Trascorso un anno dal rinnovo del Consiglio di amministrazione per gli anni 2015-2020, la Fondazione si è posta, nell'anno di previsione, alcuni obiettivi cardine del programma di mandato.
Il primo obiettivo, strategico per garantire pensioni adeguate, è difendere e incrementare il flusso dei contributi che entrano nelle casse della Fondazione.
Le criticità che si profilano, riguardano il mancato rinnovo delle convenzioni nell'ambito dell'assistenza primaria.
Il prossimo anno sarà contraddistinto da un aumento del numero di medici e odontoiatri che andranno in pensione prima dei 70 anni. Una circostanza che, in assenza di certezze sugli esiti delle trattative dei rinnovi contrattuali, porta il saldo previdenziale 2017 ad assestarsi attorno a 680 milioni di euro.
È importante che si arrivi quanto prima alla firma di nuovi accordi nazionali; per questo la Fondazione farà la sua parte garantendo un sostegno tecnico a favore dei medici.
Allo stesso tempo i numeri mostrano che molti convenzionati si avviano al pensionamento senza che sia previsto un adeguato numero di giovani leve per rimpiazzarli.
Bisognerà adoperarsi affinché le Regioni rivedano da subito al rialzo il numero di borse di studio messe a bando per la formazione in medicina generale, evidentemente sproporzionato rispetto agli scenari del futuro fabbisogno, a livello nazionale, di assistenza primaria.
Ciò è cruciale se l'Italia vuole continuare a garantire ai cittadini assistenza e cure adeguate sul territorio. L'App, anticipazione della prestazione pensionistica ideata e regolamentata dall'Ente, può essere un valido strumento, volontario, per gestire questa fase transitoria: permettendo l'accoglienza di nuovi pazienti negli ambulatori esistenti e facilitando contemporaneamente il rapido innesto nella professione dei colleghi più giovani.
Come secondo obiettivo è necessario sostenere la piena autodeterminazione di governo arrivando quanto prima a una ridefinizione chiara della natura giuridica delle Casse. Nel 2017 la Fondazione proseguirà le attività per sviluppare il programma di welfare strategico studiato per rinsaldare il patto generazionale. In particolare la Fondazione, dopo aver dato nel 2016 una copertura contro il rischio di perdita di autosufficienza a tutti gli iscritti under 70, e prevista l'erogazione dei mutui ipotecari a beneficio dei professionisti più giovani, nel prossimo anno intende proseguire nella ricerca di soluzioni assistenziali per i propri iscritti attraverso l'Emapi, Ente di mutui assistenza per i professionisti italiani, in particolare nel settore di una sanità integrativa e sul fronte assicurativo.
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