Lavoro e professione

Obbligo vaccini, il vademecum tecnico del Board per la vita

di B. Gob.

Come recuperare i bambini “inadempienti totali”? Come recuperare le inadempienze parziali? Quale dosaggio antigenico usare, in base all’età? Dal Board del Calendario vaccinale per la vita (Siti, Sip, Fimmg e Fimp) arrivano gli “Indirizzi procedurali inerenti l’applicazione della Legge 119/2017 sull’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola”. In sostanza, un vademecun tecnico per i colleghi chiamati ad applicare la nuova normativa.

Ma l’obiettivo è anche sgomberare il campo da una serie di incertezze introdotte dalla legge: la prima riguarda la possibilità di ricorrere a vaccini monocomponenti in caso di immunizzazione naturale. A questo proposito il Board precisa che se queste formulazioni non risultassero disponibili, la vaccinazione nei soggetti che hanno già contratto la malattia «non è controindicata, né è segnalato aumento della frequenza degli eventi avversi dopo vaccinazioni di soggetti già immuni». Fa eccezione il tetano, per cui si raccomanda di completare i cicli di immunizzazione mancante con i vaccini combinati per adulti, per «minimizzare i pur modesti possibili effetti infiammatori nella sede d’iniezione».

Ancora, la legge contempla la possibilità di svolgere un test sierologico (a carico delle famiglie), in caso di dubbi sull’avvenuta immunizzazione, ai fini della presentazione della documentazione necessaria per l’ammissione a scuola. Dal Board raccomandano il contrario: la parola d’ordine è «evitare l’utilizzo dei test sierologici dal momento che l'informazione sull'eventuale immunità contro una o più infezioni non dà alcun contributo all'aumento della sicurezza della vaccinazione; infatti, l’uso di vaccini che includono anche componenti verso cui si è immuni sono altrettanto sicuri dei vaccini monocomponenti. L’utilizzo dei test sierologici - si legge nel documento - in altri termini rappresenta un costo ingiustificato, e determina complicazioni organizzative nella ricerca di vaccini monocomponenti, il cui contributo alla riduzione degli effetti collaterali è virtualmente nullo». Non solo: «Del tutto inutili e privi dia qualunque evidenza scientifica e valore predittivo sono invece i test che vengono proposti da alcuni per verificare la potenziale pericolosità dei vaccini in bambini con particolari profili genetici.


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