Lavoro e professione

Gli Stati generali dell’Emergenza

Maria Pia Ruggieri (presidente nazionale Simeu), Fabio de Iaco (responsabile formazione Simeu), Andrea Fabbri (direttore centro studi Simeu)

Che la Medicina d’emergenza urgenza rappresenti uno snodo cruciale del Sistema sanitario nazionale è noto a tutti. Sede naturale di diagnosi e trattamento delle urgenze, cerniera tra territorio e ospedale, punto nevralgico - perennemente sotto pressione - dell’intero sistema: il ruolo del Pronto soccorso e delle sue articolazioni (Osservazione breve intensiva e Terapia subintensiva) ha necessità di riflessioni, proposte e soluzioni. L’Accademia dei Direttori, al Novotel di Bologna il 18 e 19 settembre, vuole centrare questi obiettivi. Non si tratta di un convegno come gli altri: Simeu, Società italiana di Medicina d’emergenza urgenza, ha ideato e organizzato l’evento come una riunione tecnica tra i direttori delle Strutture complesse di Medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza di tutta Italia. Un evento che non ha precedenti: mai prima d’ora una disciplina aveva visto la riunione plenaria dei suoi direttori.

Gli scopi dell’iniziativa sono molteplici: la conoscenza e il confronto tra i professionisti che governano i Pronto soccorso, la creazione di un gruppo che, a prescindere dalle appartenenze societarie, trovi denominatori comuni per affrontare problemi in continua evoluzione. E poi la ricerca di una voce comune che autorevolmente possa evidenziare problemi, proporre soluzioni, porsi come riferimento tecnico per amministratori e decisori istituzionali: qualcuno ha già preannunciato l’evento come “gli Stati generali” dell’emergenza urgenza. Altri parlano di “Alta scuola”, riferendosi alla formazione che pure sarà ben presente: sul tappeto temi organizzativi, gestionali e clinici. Tutto questo con l’importante valore aggiunto della grande rappresentatività del gruppo riunito a Bologna: 150 direttori per dieci milioni di accessi di Pronto soccorso all’anno, il 50% degli accessi totali in Italia.

Punto di partenza è il confronto con i numeri: un’indagine sulle patologie tempo-dipendenti condotta per l’occasione fornisce dati inediti. Si stima che nel 2016 i Pronto soccorso italiani abbiano gestito circa 72.000 infarti cardiaci, 102.000 ictus, 78.000 traumi maggiori e 110.000 sepsi. Oltre 350.000 emergenze, un caso ogni 90 secondi. Numeri importanti, che descrivono la realtà operativa e impongono riflessioni perché si discostano dai dati ufficiali, rivelando realtà non conosciute.

Argomento centrale dell’Accademia è la qualità delle cure nelle sue declinazioni. Partendo dalla responsabilità professionale, in un dibattito tra i principali referenti della legge e i direttori, centrato sull’esigenza di riconoscere le differenze operative tra l’emergenza-urgenza e altri contesti clinici. Passando per lo snodo, obbligato e attualissimo, delle linee guida.

Attraverso le relazioni in programma, stimolo per la discussione fra i direttori presenti, vengono così affrontate le principali criticità del mondo dell’emergenza: il sovraffollamento dei Pronto soccorso, l’esigenza di nuovi standard organizzativi, le modalità di selezione dei direttori, tema critico strettamente correlato alla qualità, la gestione del rischio clinico. Un’occasione per interrogarci sul miglior governo clinico delle nostre strutture.

Il Pronto soccorso è un osservatorio formidabile sullo stato di salute della popolazione e sul funzionamento dell’intero Ssn: è impensabile pianificare azioni migliorative in assenza di una efficace ricerca nel settore. Così come è impensabile progettare miglioramenti organizzativi senza un numero adeguato di specialisti in Medicina d’emergenza urgenza, numero attualmente del tutto insufficiente rispetto al fabbisogno nazionale. Consapevoli di rappresentare una risorsa ineludibile, vogliamo proiettare la nostra disciplina nel futuro di un Sistema sanitario più efficiente ed equo, obiettivi irraggiungibili - lo insegna la storia - senza una Medicina d’emergenza urgenza forte, moderna ed efficace.

La prima edizione dell’Accademia è un laboratorio sperimentale: l’obiettivo ambizioso è farne la sede permanente della collaborazione tra i tecnici, i direttori di Medicina d’emergenza urgenza, e i decisori istituzionali. L’iniziativa si inserisce nelle attività che Simeu organizza a livello nazionale per la promozione di una uniforme cultura dell’emergenza-urgenza.

Maria Pia Ruggieri

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