Lavoro e professione

I massofisioterapisti bussano alla porta del Ddl Lorenzin

di Luca De Martino Luca (direttivo Simmas - Sindacato italiano massofisioterapisti e massaggiatori sportivi)

«Il ddl 3868, dopo settimane di attesa, presto potrebbe intravedere la luce in fondo al tunnel. Le modifiche importanti inserite dal presidente della commissione, Mario Marazziti, hanno confermato la volontà politica di riconoscere l'osteopatia e la chiropratica, senza se e senza ma. In qualità di presidente del sindacato dei massofisioterapisti prendo atto che non vi è alcun interesse al riordino della professione del massofisioterapista. È lo stesso Marazziti a confermarlo quando invita al ritiro degli emendamenti relativi alla figura del massofisioterapista precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario in quanto allo stato non vi sono le condizioni per trovare un'idonea soluzione alle problematiche che interessano la figura professionale e ipotizzando la possibilità di un eventuale approfondimento nel corso dell'esame in assemblea. Per la politica non sono necessari circa 20 anni di attesa, non bastano centinaia di pronunce giurisprudenziali in materia che invitano al riordino della figura, non interessa se centinaia di studi professionali di massofisioterapisti sono in seria difficoltà per problemi di natura fiscale e di autonomia professionale. A questa politica non interessa ascoltare i reali problemi che affrontano quotidianamente migliaia di colleghi! Siamo stanchi di essere rimbalzati con le promesse pre-elettorali del politico di turno. Un problema generato dallo Stato come nel nostro caso, DEVE essere risolto dallo Stato obbligatoriamente. Questo ddl non può non coinvolgere anche la nostra professione , non possono esistere “simpatie” particolari riconoscendo una professione e tralasciandone un'altra. Mi appello al presidente Marazziti e all'on. Faraone (sottosegretario al Ministero della Salute) chiedendo di prendere in seria considerazione la nostra posizione, ORA!


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