Lavoro e professione

Giornata della vista/ Costi socio-sanitari alle stelle: con la prevenzione risparmi da 1,2 mld l’anno

di Giuseppe Castronovo (presidente Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus)

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Vista, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. Un momento centrale dell'anno per fare luce sul dramma della cecità evitabile. Secondo gli ultimi dati disponibili attualmente nel mondo 25 milioni d'individui hanno perso la vista in modo irreversibile, mentre 227 milioni di persone soffrono d'ipovisione grave. In Italia i ciechi si stima che ci siano circa 362 mila non vedenti e oltre un milione gli ipovedenti.

I costi della perdita della vista e delle cure delle principali patologie oculari in Italia si aggirano attorno a poco più di 2 miliardi di euro l'anno, di cui il 68% per l'assistenza ai non vedenti. Questo considerando l'impatto e gli oneri economici sul sistema sanitario e sulla società italiana della cecità e delle quattro principali patologie oculari: cataratta, retinopatia diabetica, glaucoma e maculopatia senile essudativa. Nel nostro Paese – grazie a interventi di prevenzione mirati – si potrebbero risparmiare fino a 1,2 miliardi di euro l'anno. Insomma, secondo gli esperti la combinazione di diagnosi precoce, prevenzione e trattamenti appropriati potrebbe ridurre enormemente i costi sanitari e sociali.
Quando necessario bisogna ricorrere anche alla riabilitazione visiva degli ipovedenti, per insegnare loro a utilizzare al meglio il residuo visivo. In Italia solo da pochi anni viene praticata la riabilitazione globale dell'ipovedente, al fine di migliorarne la qualità della vita. Ciò grazie alla creazione, da parte della IAPB Italia onlus, di un Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva, di recente riconfermato Centro di Collaborazione OMS.

Programmi di prevenzione essenziali
Se nel mondo la cecità è evitabile nell'80% dei casi, in Europa lo è in un caso su due: la prevenzione è l'intervento sanitario più efficace dal punto di vista economico. Gli oneri della cecità prevenibile potrebbero, quindi, essere ridotti in modo sostanziale.
Oltre al considerevole peso economico sulla società, la perdita della vista impone anche limitazioni fisiche, sociali, finanziarie e di qualità della vita. Prevenirla è, quindi, un dovere sociale ed è anche economicamente conveniente per i sistemi sanitari nazionali.

Anche un migliore accesso ai servizi di riabilitazione visiva è, comunque, importante per consentire una maggiore autonomia degli ipovedenti. La prevenzione e il trattamento della forte riduzione della vista (che arriva fino alla sua perdita) dovrebbero dunque essere una priorità pubblica anche per non perdere in produttività, garantendo una vita lavorativa più lunga.

Iniziative Iapb
In Italia promuoviamo dunque, questo secondo giovedì del mese, diverse iniziative in un centinaio di città: ovunque viene distribuito materiale informativo, laddove possibile si effettuano check-up oculistici gratuiti e si tengono conferenze informative (info sul sito: www.iapb.it ).
Dato l'invecchiamento della popolazione mondiale e, in particolare, di quella italiana (che ci vede al secondo posto al mondo dopo il Giappone), la prevenzione è ancora più importante e necessaria.
Consideriamo, ad esempio, i danni provocati dal diabete che possono fare pagare un conto elevato anche alla nostra vista. Infatti nel mondo occidentale si tende a consumare cibo in eccesso e ad assumere troppi zuccheri; anche la sedentarietà continua a essere un problema. Abbiamo due mondi diversi: uno dove si possono subire persino danni visivi associati a un cattivo stile di vita, mentre nella aree povere del mondo spesso c'è malnutrizione e, in particolare, carenza di vitamina A (tra l'altro non ci si può neanche permettere una visita oculistica).
Complessivamente nel mondo – secondo l'OMS – vivono 422 milioni di diabetici, di cui 147 milioni sono affetti da problemi retinici (retinopatia diabetica). Onde evitare la cecità o l'ipovisione occorre una visita periodica dall'oculista, l'unico specialista che potrà decidere gli interventi più opportuni.

Leonardo da Vinci sosteneva che la vista è il “senso massimo, il signore dei sensi”: prendiamocene quindi cura tutti, con la prevenzione indispensabile per la sua salvaguardia.


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