Lavoro e professione

Robot, device indossabili e soluzioni 4.0: quando l’innovazione è a misura di paziente

di Benedetta Ruggeri

In occasione dello scorso Life Tech Forum, che si è svolto a Venezia il 26 e 27 ottobre, la sede della manifestazione si è trasformata in un vero e proprio teatro di confronto sull'innovazione in sanità. Infatti, relatori ed esperti di settore si sono confrontati su temi caldi quali, per esempio, la sostenibilità nel sistema socio-sanitario, le rivoluzioni nella farmaceutica e nei percorsi di cura, fino alle nuove frontiere dell'e-health.
Del resto, la digital innovation è sempre più presente nella vita dei cittadini e l'affermazione nel mercato di tecnologie esclusive nel campo della salute e del benessere è in forte crescita, impattando anche su competenze e governance. Non è un caso che Life Tech Forum 2017 abbia visto protagonisti diversi attori: organizzazioni internazionali, decisori pubblici e privati, ma anche aziende impegnate nella ricerca di soluzioni tecnologiche per la cura da remoto del paziente o la gestione delle informazioni.
Dunque, l'innovazione “patient centered” porta sviluppo e investimenti in tutti gli ambiti della gestione dell'informazione, con soluzioni che si rivolgono al cittadino, all'ospedale, all'Asl, alle Regioni. Più in concreto, l'intervento di aziende prettamente informatiche nel settore sanitario semplifica i processi amministrativi, aiuta a coordinare e gestire la cura del paziente. Senza dubbio, la cosiddetta digital health sta diventando sempre più accessibile anche al pubblico e gli investimenti di startup, che si occupano di salute digitale e assistenza sanitaria, sono in aumento, risultando promettenti in termini di digitalizzazione della nostra salute e fornendo un contributo significativo a progetti di sviluppo 4.0 della sanità.

Device indossabili e intelligenza artificiale
Tra le soluzioni presentate alla manifestazione, alcuni dispositivi e sensori da indossare. Soluzioni che permettono il monitoraggio accurato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, l'assistenza domiciliare di anziani e pazienti con patologie croniche tramite device, in grado di monitorare e inviare parametri vitali dei pazienti a casa, le intelligenze artificiali (AI), atte a fornire informazioni personalizzate in tempo reale, siti che promuovono la diffusione in rete di contenuti clinici di qualità, tecnologie che ricordano al paziente di seguire il trattamento, così da garantire e mantenere l'efficacia della cura.
Inoltre, negli ultimi anni, si sta manifestando un continuo e crescente interesse verso i sistemi robotici, per esempio, per quelli addetti alla riabilitazione post ictus o per quelli più prettamente umanoidi. A fronte, poi, delle alte spese sostenute dalla sanità mondiale per le malattie legate alla demenza senile, proprio il progetto di robot come, per esempio, il famoso Nao, sta ricevendo finanziamenti da parte della Commissione Europea. Le società coinvolte sono l'italiana R2m Solution, il cui socio fondatore è Riccardo Puglisi (professore associato di Economia Politica, Università di Pavia), poi il Cnr, l'Università del Galles e la Casa del Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ospedale del Vaticano, nato con le donazioni dei fedeli per Padre Pio.

«Sono in corso fasi pilota con l'introduzione di robot come Nao, in grado di interagire coi pazienti e garantire un risparmio di circa 50 euro a esame - spiega Riccardo Puglisi - Tale risparmio è legato al fatto che soprattutto i malati di Alzheimer abbiano bisogno di assistenza pari a 20 ore al giorno e, in tal caso, l'ausilio di un robot come Nao è utile per poter affiancare gli infermieri. Certo, Nao non è abilitato a sostituire le attività umane: sarebbe inefficace, oltre che inumano, relegare i pazienti in una stanza, in compagnia esclusiva di un robot. Riteniamo che la tecnologia possa aiutare a ridurre costi sanitari spesso non sostenibili e che l'Italia sia il contesto giusto dove poter sperimentare, dato l'incremento di demenza senile destinato ad aumentare a seguito del progressivo incremento della popolazione in età avanzata».


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