Lavoro e professione

Fnomceo, ecco la lista del candidato unico Filippo Anelli

di Barbara Gobbi

Anteprima. L’ultimo Consiglio nazionale della Fnomceo ha segnato una duplice svolta: da un lato, la decisione di tornare a partecipare a tutti i tavoli ministeriali, dopo l’“Aventino” dichiarato a ottobre in segno di protesta contro il mancato coinvolgimento nel dibattito pre approvazione del Ddl Lorenzin (approvazione avvenuta il 22 dicembre, dopo quasi 4 anni). Dall’altra parte, la Federazione ha sciolto gli indugi: le elezioni del triennio si svolgeranno già nel prossimo fine settimana, in anticipo rispetto alla consuetudine.

La lista del candidato unico Filippo Anelli, in corso di ultima limatura in queste ore, è questa: Giovanni Leoni (Venezia), Roberto Monaco (Siena), Pierluigi Bartoletti (Roma), Guido Marinoni ( Bergamo), Gianluigi Spata (Como), Guido Giustetto (Torino), Fulvio Borromei (Ancona), Eugenio Corcioni (Cosenza), Emilio Montaldo (Cagliari), Luigi Sodano (Napoli), Cosimo Napoletano (Teramo).

Dopo il Ddl Lorenzin. L’assemblea del weekend si è aperta proprio con la candidatura di Anelli (Fimmg), presidente dell'Ordine dei Medici di Bari, al vertice della Federazione. È lo stesso Anelli a chiarire il senso della rinnovata partecipazione ai tavoli ministeriali: «La Federazione se ne era allontanata per giusta protesta contro l’essere stata tagliata fuori dal dibattito politico su provvedimenti importantissimi: è opportuno che ora si riparta con un dialogo franco, in cui alla Fnomceo sia riconosciuto il ruolo che le compete». Non a caso, nel Documento programmatico 2018-2020 figurano sia l’“atto d’accusa” sul Ddl Lorenzin - «A oltre 70 anni dalla legge istitutiva, la politica non ha saputo dare una dimensione nuova» - sia l’esigenza di un «rilancio ed una rivalutazione del ruolo della professione necessari anche per ridare a decine di migliaia di medici una legittima e più ampia prospettiva» su carenza di personale e precariato, organizzazioni sanitarie non adeguate alla crescita esponenziale delle donne medico, governance clinica, ruolo organizzativo e formativo dei medici nel Ssn, violenza sui professionsti, sicurezza dei luoghi di lavoro.

Il programma. A seguire, i dieci punti del programma di Anelli: il rilancio dei temi etici, un nuovo ruolo per gli Ordini (intanto con la partecipazione alla stesura dei decreti attuativi del Ddl Lorenzin), il monitoraggio su un’attuazione omogenea nelle Regioni della legge Gelli sul rischio clinico; il sostegno ai piccoli ordini; il pressing perché il Ssn sia finanziato «in maniera adeguata»; la «liberalizzazione della formazione» con un’attenzione in particolare alla programmazione più opporuna per la Medicina generale e al recupero di un ruolo formativo per il Ssn, con lo spazio ai teaching hospital; l’ammodernamento e la semplificazione dell’Ecm, perché non sia un mero «accumula-punti»; l’analisi attenta, a scopo preventivo, del fenomeno della violenza sugli operatori; il recupero degli strumenti di governo clinico in capo al medico, che in questi anni gli sarebbe stato precluso da una «medicina troppo amministrata»; l’avvio di un «moderno progetto di comunicazione», «premessa per una nuova relazione di cura e per il rilancio della professione medica».


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