Lavoro e professione

Contratto del comparto, dall'Aran modifiche «ultra soft». Ignorate le richieste di (tutti) i sindacati

di Barbara Gobbi

Alla fine, la montagna ha partorito il topolino. Le modifiche al contratto del comparto, che a distanza di quasi due mesi dalla firma continua a "spaccare" i sindacati e le parti in causa, sono essenzialmente di natura formale. Ritocchi. Una scelta forse salomonica, quella della parte pubblica, che se avesse dovuto accogliere - da una parte - la quarantina di richieste di modifica formulate dai sindacati confederali che pure avevano firmato la pre intesa - e, dall'altra parte, le innumerevoli osservazioni che le sigle autonome degli infermieri non si sono stancate di rilanciare ponendole alla base dello sciopero del 6-7 aprile, avrebbe sconfessato l'impalcatura definita il 23 febbraio.

Dunque, ora spetta alla Corte dei conti esprimersi entro quindici giorni, una volta che avrà ricevuto il testo corretto del contratto, "vistato" dal Comitato di settore. Un passaggio che ci si aspetta sia indolore, e che porterà alla riconvocazione dei sindacati per la firma definitiva: il nuovo contratto sarà con la pubblicazione sul sito dell'Agenzia.


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