Lavoro e professione

Maglie larghe a Medicina, Palermo (Anaao): «Spreco di almeno 300 milioni, destinateli agli specializzandi»

di Barbara Gobbi

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Li mandiamo via con Quota 100 e poi li assumiamo come pensionati. Sentiamo dire "prima gli italiani" ma poi li cederemo, laureati e specializzati, all'Olanda o alla Francia o alla Germania». Con una doppia battuta il segretario nazionale dell'Anaao Assomed Carlo Palermo commenta l'annuncio del ministro dell'Istruzione e dell'Università Marco Bussetti di un ampliamento del 20% degli accessi, pur in regime di numero chiuso, alla facoltà di Medicina. Un'operazione che secondo il sindacalista sarebbe anti economica e non risolutiva dei gap attuali in corsia: «Si può stimare uno spreco di circa 300 milioni di euro, considerando una serie di fattori - afferma Palermo -. Innanzitutto, quando le nuove leve avranno completato l'intero iter formativo, tra dodici anni, la curva pensionistica si sarà appiattita. Nel 2031-2032 infatti prevediamo un'uscita di 3mila-4mila medici l'anno. Con l'aumento delle matricole appena annunciato, dei 12mila medici specializzati che ci dobbiamo attendere ne risulteranno quindi in esubero ben 7mila. Professionisti che non trovando una domanda qui in Italia saranno necessariamente costretti ad andare all'estero. Chiavi in mano: già formati e specializzati. L'emergenza medici va risolta nell'immediato: invece di aumentare gli ingressi a Medicina, che produrranno camici bianchi solo a lungo termine, avrebbe senso destinare le risorse all'incremento delle borse di studio da subito».

Non solo, l'iniezione di specializzandi, per cui ieri la ministra della Salute Giulia Grillo si è impegnata a portare avanti il canale unico del contratto di formazione-lavoro, secondo l'Anaao andrebbe facilitata anche ampliando la validità delle graduatorie concorsuali. «Basta con le scadenze a un anno - afferma Palermo -: la graduatoria dovrebbe restare aperta almeno due-tre anni».


© RIPRODUZIONE RISERVATA