Lavoro e professione

Coronavirus: Cimo-Fesmed diffida le regioni sul blocco della libera professione

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

"Le carenze organizzative delle aziende sanitarie non ricadano ancora una volta sui medici, cui non può essere negato anche nella Fase 2 il diritto ad una ripresa della libera professione gestiti secondo i limiti delle disposizioni di legge". Lo sostiene la Federazione Cimo-Fesmed "che diffida Regioni e aziende a bloccare l'attività allungando i tempi di attesa per patologie non-Covid". "Ma soprattutto – sottolinea Cimo-Fesmed - non esiste, nell'ordinamento, che il blocco dell'attività libero professionale sia la strategia con cui esordire come prima e unica soluzione per fronteggiate la ripresa dell'attività medica ospedaliera (o istituzionale) soprattutto per quelle strutture che a causa dell'epidemia abbiano dovuto rallentare o cessare la propria attività ordinaria su patologie non-Covid".


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