Lavoro e professione

Fisco/ Prorogato a fine settembre il termine per la trasmissione delle spese al Sistema tessera sanitaria

di Alberto Santi

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24 Esclusivo per Sanità24

Prorogata in extremis al 30 settembre la scadenza per l’invio delle spese sanitarie. Con il Decreto del 23 luglio 2021, infatti, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha rinviato da fine luglio a settembre il termine per la trasmissione al Sistema tessera sanitaria delle spese sanitarie e veterinarie sostenute nel primo semestre di quest’anno. Hanno visto riconosciute le proprie istanze quelle associazioni di categoria che avevano rappresentato più di una difficoltà da parte dei soggetti tenuti all’adempimento nel rispettare il termine imposto da quest’anno per la comunicazione semestrale, in considerazione delle difficoltà manifestate dai soggetti tenuti all’invio dei dati, anche in relazione al periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Lo slittamento della scadenza non comporta effetti sulla tempistica per l’elaborazione della dichiarazione precompilata 2022
Le nuove regole per l’invio al Sistema TS - Con il DM 19 ottobre 2020, come è noto, sono state definite le nuove regole per l’invio telematico al Sistema tessera sanitaria dei dati relativi alle spese sanitarie e veterinarie.
In particolare, per le spese sostenute a partire da quest’anno l’invio dei dati al Sistema TS deve includere, oltre alle informazioni relative alle modalità di pagamento, anche:
- il tipo di documento fiscale, così da distinguere le fatture dalle altre tipologie di documento fiscale;
- l’aliquota Iva o la natura della singola operazione ai fini Iva;
- l’esercizio, da parte del cittadino, dell’opposizione alla messa a disposizione dei dati all’Agenzia delle entrate ai fini della predisposizione della dichiarazione precompilata (in tal caso, non viene trasmesso il codice fiscale dell’assistito).
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021, inoltre, il Decreto prevede una cadenza più frequente di trasmissione dei dati al Sistema tessera sanitaria, rispetto a quella annuale fissata in precedenza. Secondo quanto stabilito dal successivo DM 29 gennaio 2021, in via transitoria, per le spese sostenute nel 2021, è stata introdotta una periodicità semestrale.
Più precisamente, l’invio doveva avvenire entro il 31 luglio, per le spese del primo semestre e il 31 gennaio del prossimo anno, per le spese sostenute da luglio a dicembre.
La proroga - Come accennato, il DM 23 luglio 2021 ha differito la scadenza per la comunicazione dei dati del primo semestre 2021 al prossimo 30 settembre. La proroga si applica a tutti i soggetti tenuti a tale adempimento in base alla normativa vigente.
Si ricorda che obbligati all’invio dei dati sono le farmacie, le strutture specialistiche pubbliche e private accreditate, gli iscritti all’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri, le strutture autorizzate alla vendita al dettaglio dei medicinali veterinari, le parafarmacie, gli ottici, gli iscritti agli albi professionali degli psicologi, gli infermieri, gli ostetrici, i medici veterinari, i tecnici sanitari di radiologia medica, le strutture della sanità militare, la farmacia assistenziale dei mutilati e invalidi di guerra e del lavoro (Anmig) e gli iscritti all’albo dei biologi. Inoltre, sono tenuti all’adempimento anche gli iscritti ai nuovi Albi delle professioni sanitarie istituiti dal decreto del ministero della Salute del 13 marzo 2018.
I dati da comunicare riguardano i documenti di spesa (scontrini, fatture, ricevute) rilevanti per la detrazione delle spese sanitarie del cittadino. Ai fini dell’invio non rileva il fatto che la fattura sia gravata o meno da Iva.
Inoltre, con l’introduzione della norma che stabilisce, dal 2020, l’obbligo di detrarre in dichiarazione dei redditi solo le spese sostenute con strumenti tracciabili, viene chiesto direttamente al soggetto interessato di attestare l’avvenuto pagamento con sistemi tracciabili.
Scadrà a fine anno, da ultimo, il termine per esercitare l’opzione della trasmissione in via telematica dei corrispettivi giornalieri sanitari che, pertanto, diventerà obbligatoria dal 2022.


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