Lavoro e professione

L'Inps spinge per il riscatto degli anni di laurea

di Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

Per i medici che iniziavano il loro rapporto di dipendenza era il primo atto, spesso suggerito dai funzionari degli ospedali, al momento della assunzione : provvedere al riscatto degli anni di laurea e/o di specializzazione. Il pagamento sarebbe avvenuto anni dopo ma con soldi legati all’iniziale retribuzione e spesso svalutati. Successivamente le cifre richieste si sono fatte molto più elevate e che col sistema contributivo il riscatto è parso diventare meno incisivo. si è introdotto anche una formula più vantaggiosa con cui si prevede un pagamento forfettario e più modesto. Da queste differenze nasce il problema della scelta tra riscatto ordinario e agevolato e loro convenienza. A riguardo iniziata la campagna di comunicazione dell'Inps per il riscatto di laurea, strumento con il quale le persone possono intervenire sul loro futuro. Con il claim 'La vita è fatta di due cose: ciò che accade e ciò che facciamo accadere' l'Inps pone l'accento sul fatto che il nostro futuro non dipende solo dalle circostanze ma anche dalle nostre scelte. Il riscatto del corso di laurea, infatti, è lo strumento che consente di trasformare gli anni di università in anni contributivi, e quindi integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. Il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996), tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto. Condizione necessaria è aver conseguito il titolo di studio. I periodi che non danno possibilità di riscatto sono quelli di iscrizione fuori corso o già coperti da contribuzione obbligatoria. È un'opportunità anche per chi è inoccupato o non è iscritto a nessuna forma obbligatoria di previdenza.
Oltre al riscatto di laurea ordinario, la normativa prevede la possibilità del riscatto di laurea agevolato, con un risparmio fino al 70% in meno rispetto a quello ordinario, ma solo per i periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione. In particolare è utile ricordare che il ricorso al riscatto agevolato comporta obbligatoriamente e irreversibilmente il calcolo della pensione con il sistema contributivo. È evidente che coloro che hanno iniziato il corso di laurea a partire dall'anno accademico 1996-97 non hanno alternative al sistema contributivo e pertanto il riscatto della laurea non consente di avere una contribuzione anteriore al 1996. Il riscatto agevolato costa al momento circa 5.250 euro detraibile ai fini fiscali, per ogni anno riscattato e rateizzabili in 10 anni. Il riscatto ordinario costa molto di più raggiungendo cifre spesso difficilmente affrontabili. Tuttavia il riscatto agevolato pur determinando ovviamente un minore incremento della pensione rispetto a quello ordinario ai fini dell'anzianità e dell'eventuale anticipo dell'età di pensionamento, è equipollente a quello ordinario. Coloro che hanno iniziato il corso di prima del 1996-1997 devono fare molta attenzione infatti il riscatto ordinario rappresenta l'ultima opportunità di accedere al sistema misto opportunità definitivamente preclusa per coloro che accedono al riscatto agevolato. Sul sito dell'Inps è disponibile un simulatore che consente di avere informazioni personalizzate. Una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell'onere. L'Inps spiega che si possono riscattare diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre); diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei); diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge; laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale; diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (Afam).L'eventuale domanda dovrà essere presentata per via telematica, ovvero attraverso i Patronati e Intermediari dell'Istituto.


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