Lavoro e professione

Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza/ L'innovazione sanitaria ha bisogno di imprenditrici

di Red. San.

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Si celebra l'11 febbraio l’International Day of Women and Girls in Science, un’occasione importante per fare il punto sulle opportunità al femminile in Italia e in Europa nelle scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (Stem). Secondo il Women in Digital Scoreboard 2021 della Commissione Europea, le donne rappresentano solo un terzo dei laureati Stem in Europa e questo divario di genere si allunga anche sull'imprenditorialità, dato che le donne costituiscono solo il 15,5% dei fondatori di start-up nell'Ue.
Stando a un sondaggio condotto da Microsoft, su 11.500 giovani donne in 12 paesi europei, le ragazze di 11-12 anni sono interessate alle materie Stem tanto quanto i ragazzi. Tuttavia, appena compiono 15-16 anni il loro interesse crolla. A quell'età, secondo l'Ocse, solo il 5% delle ragazze riferisce di aspettarsi di far carriera in informatica o ingegneria, rispetto al 18% dei ragazzi. L'indagine di Microsoft rivela inoltre che, oltre alle esperienze pratiche e agli esercizi applicati dentro o fuori le classi, è importante disporre di modelli femminili visibili per accendere l'interesse delle ragazze verso le carriere Stem.
Per prendere ispirazione da qualcosa devi poterla vedere
«Mettere in luce le donne innovatrici non è solo fondamentale per le loro stesse start-up, ma aiuta anche a generare un impatto sociale più ampio per attrarre più donne nelle Stem e nell'innovazione», sottolinea Chiara Maiorino, Ecosystem Lead for Italy di EIT Health InnoStars, l'organizzazione leader che sostiene lo sviluppo dell'innovazione sanitaria, settore tra i più promettenti per le professioniste donne. EIT Health è una delle più importanti partnership pubblico-private europee nel campo dell'innovazione sanitaria ed è sostenuta dall'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), un organismo dell'Unione europea. Diversi sono i programmi progettati per potenziare le start-up fondate da donne e sostenere l'ascesa delle imprenditrici europee nei settori della salute e delle biotecnologie. Uno è l’ Women Entrepreneurship Bootcamp: cinque settimane per connettere le imprese in campo sanitario appena nate, guidate o co-gestite da donne, a una rete di mentori che possano alimentare e supportare una loro rapida crescita. L'iniziativa, sostenuta da IESE Business School, Istituto Pedro Nunes e NUI Galway, fornisce una formazione intensiva, accesso alla rete e mentoring. EIT Health accoglierà le domande di iscrizione al programma entro il 14 marzo.
Non solo, il portafoglio dell'EIT Health contiene diverse leader influenti che stanno aprendo una strada nell'innovazione sanitaria.
Simona Rombo, docente di Informatica all'Università di Palermo, insieme ad altri scienziati italiani supportati dal Consorzio Arca e dalla rete InnoStars di EIT Health, ha sviluppato Kazaam eHealth, una piattaforma digitale che elabora miliardi di dati provenienti da studi clinici attraverso algoritmi di intelligenza artificiale con l'obiettivo di fornire suggerimenti automatici ai medici che devono decidere quali terapie possono essere più efficaci. Questo sistema basato sui big data aiuta gli operatori sanitari a superare i limiti della medicina tradizionale e permette loro di praticare con successo la medicina di precisione, che mira a fornire trattamenti specializzati in base alla tipologia dei pazienti, per migliorare l'aderenza terapeutica e ridurre gli effetti collaterali.
Monika Piergiovanni, bioingegnere, con il suo team femminile di bioingegneri e ricercatrici sul cancro, ha fondato MERYLO', una start-up in grado di sviluppare un dispositivo innovativo per una chemioterapia più tollerabile. Stanno mettendo a punto una piattaforma che lavorerà direttamente sul sangue dei pazienti allettati. Collegando questo dispositivo al sistema circolatorio del paziente, sarà possibile intrappolare l'agente chemioterapico nei globuli rossi (RBC) del paziente, producendo così una nuova alternativa terapeutica per questi pazienti. Il nucleo innovativo dell'approccio di MERYLO' è il metodo unico e sviluppato inizialmente per l'intrappolamento di molecole nei globuli rossi. La tecnologia è racchiusa in un dispositivo microfluidico, specificamente ingegnerizzato e progettato seguendo un comportamento biomeccanico delle RBC che è stato scoperto al Politecnico di Milano. Questa caratteristica peculiare rende il dispositivo adatto ad essere utilizzato per inserire altri composti, per esempio nanoparticelle o traccianti nelle RBC.
Sostenibilità al centro per le fondatrici di start-up
In Polonia, la lista delle 100 donne più influenti stilata dalla rivista Forbes include Magdalena Jander, PhD, CEO e co-fondatrice di UVera, vincitrice dei premi EIT Health Catapult e InnoStars, che sta sviluppando la prossima generazione di sostanze protettive sane ed ecologiche contro l'intero spettro delle radiazioni solari UV. Insieme al suo team mira a una produzione sostenibile, contribuendo anche all'economia circolare. «Se vogliamo vedere più ragazze nelle materie Stem - spiega Magdalena- il sistema educativo deve essere ripensato fin dalla fase iniziale e devono essere incentivate le capacità di pensiero critico che potrebbero catturare l'attenzione delle ragazze delle scuole elementari e superiori. Spesso si tratta di catturare il tarlo della scienza al momento giusto».
Ed è proprio nell'industria biotecnologica che le donne si dimostrano più sensibili all’utilizzo degli ultimi sviluppi nel campo ambientale. Secondo un'indagine dell'Ocse, le donne in tutto il mondo tendono ad essere più attente alle preoccupazioni ecologiche, sono più propense a riciclare, ad acquistare cibo biologico e prodotti con marchio ecologico, a impegnarsi nel risparmio idrico ed energetico e ad usare forme di trasporto a basso consumo energetico. Questo può anche essere tradotto in idee di sostenibilità più vicine alle sensibilità femminili.


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