Lavoro e professione

Giornata del personale sanitario: professioni insieme per sostenere l'equità del sistema salute

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"Siamo ora qui per onorare la memoria di chi non c’è più e a condividere una Giornata particolare, perché celebra un diritto costituzionale, quello della salute. Le colleghe e i colleghi delle professioni sanitarie e socio-sanitarie sono tutori della dignità e della salute dell’individuo, proprio perché presenti attivamente nei momenti più delicati che ognuno di noi si trova ad affrontare nei percorsi di malattia personali o che coinvolgono i nostri cari". Così Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, Federazione degli ordini e degli infermieri, ha aperto le celebrazioni per la Giornata nazionale del personale sanitario e socio-sanitario, socioassistenziale e del volontariato a Roma intervenendo a nome delle 11 federazioni sanitarie . Sono 1,5 mln i professionisti rappresentanti e riuniti simbolicamente dalla Giornata.

"Insieme è l’avverbio scelto per caratterizzare la comunicazione di questo evento, perché riteniamo che sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro sistema salute, e garantire il nostro Servizio sanitario nazionale sia possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico ", ha aggiunto. "Per noi, dunque, è il giorno del grazie per il lavoro quotidiano delle nostre Colleghe e dei nostri Colleghi, che non si è mai fermato, prima, durante e dopo l’ondata pandemica - rimarca Mangiacavalli - È il giorno del ricordo di chi, nelle prime fasi della lotta al Covid-19, ha messo il bene comune e la salute pubblica davanti al proprio interesse personale. E usiamo non a caso la parola ricordo al posto di memoria, perché è qualcosa che ancora 'ci tocca'".

"Noi crediamo che ogni cittadino abbia compreso quanto sia davvero essenziale avere donne e uomini che, ogni giorno, si fanno carico di difendere il loro diritto alla salute, prima ancora della loro, diventando talvolta bersaglio di inaccettabili aggressioni. Dobbiamo lavorare uniti per difendere questo prezioso patrimonio di energie, con un ricordo particolare a chi ha pagato il prezzo più alto - ricorda - Noi, professionisti sanitari e socio-sanitari, dedichiamo questa giornata a chi ha sofferto, a chi soffre e a tutte le persone che, con la loro attenzione e partecipazione, hanno aiutato ad arginare la pandemia con comportamenti coscienziosi e virtuosi. Nei momenti di maggiore difficoltà, come prescritto anche dai nostri Codici deontologici, noi professionisti abbiamo diffuso e difeso il sapere scientifico; sostenuto e reso possibile la campagna vaccinale - rimarca - divulgato tutte le indicazioni per difendere e assicurare la salute delle persone, intesa come dimensione bio-psico-sociale; sostenuto e accompagnato chi era più vulnerabile; supportato - conclude - il Paese sviluppando ed attuando misure di prevenzione; abbiamo rispettato la vita e la morte dei nostri assistiti. Siamo rimasti uniti, come lo siamo oggi per celebrare insieme.


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