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Un contributo una tantum per gli iscritti titolari o soci di farmacie rurali: lo ha deliberato il consiglio di amministrazione del 25 maggio di Enpaf, Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti, decidendo per uno stanziamento di 800.000 euro per il 2023. L'erogazione è prevista nei confronti degli iscritti che siano titolari o soci della farmacia rurale almeno dal 2021, che siano in regola con il versamento della prima rata della contribuzione Enpaf posta in riscossione nel corrente anno e che abbiano un valore Isee riferito al nucleo familiare, compreso nelle fasce indicate nella tabella di attribuzione del punteggio e un patrimonio mobiliare senza applicazione della detrazione non superiore a 80mila euro. «La delibera dimostra ulteriormente l'attenzione dell'Enpaf per modelli di assistenza che puntino al sostegno reale della categoria, oltre che dei territori e delle comunità in cui i farmacisti operano - ha dichiarato Emilio Croce, Presidente Enpaf -. Da parecchi anni stiamo puntando su modelli di welfare strategico volti a sostenere i nostri iscritti. Questa misura è necessaria per permettere alle farmacie rurali particolarmente in difficoltà di continuare la loro attività, in aree e contesti locali in cui ricoprono un'importante funzione sociale, rappresentando il primo e spesso l'unico presidio sanitario». Le domande e la documentazione devono essere trasmesse entro il 7 luglio.


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