Medicina e ricerca

Ebola, 13 persone in isolamento a Sassari

di L.Va.

Sono tredici le persone sottoposte a monitoraggio dopo essere entrate in contatto a Sassari con l’infermiere che ha contratto il virus dell'ebola in Sierra Leone. È quanto emerso stamane nella riunione che si è svolta nella prefettura sarda, a cui hanno preso parte i vertici della sanità locale e regionale, le autorità e le forze di polizia del territorio, tra cui l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru e il prefetto Salvatore Mulas. Oltre alle tre persone (la madre e due sorelle) della famiglia dell'operatore di Emergency (ora ricoverato al centro Spallanzani di Roma), è in autoisolamento precauzionale una decina di medici e paramedici, inclusi tre sanitari che prestano servizio al 118 che avrebbero accompagnato l'uomo dalla sua abitazione al reparto di Malattie infettive di Sassari.

L’ultimo bollettino medico
Secondo il bollettino medico dell'ospedale Spallanzani di Roma, dove è ricoverato dal 13 maggio, l'infermiere 37enne di Emergency è in «condizioni cliniche stazionarie con parametri vitali stabili» anche se «permane lo stato febbrile». Continuano quindi il «trattamento antivirale, la nutrizione parenterale, la terapia reidratante per via orale ed endovenosa, oltre alla terapia di supporto già iniziata». Dopo il primo trattamento antivirale specifico iniziato già ieri, questa notte si è passati a un secondo farmaco sperimentale. Il farmaco, che era già stato autorizzato con ordinanza Aifa del 12 maggio, su indicazione del ministro della Salute, è arrivato ieri dall’estero.

Intanto, la Regione Lazio in una nota ha comunicato di aver già dato «disposizione alla Direzione generale dell'Ircss Lazzaro Spallanzani di far fronte alle esigenze di organico che possono derivare dalla presenza del paziente con colpito dal virus Ebola. La procedura è identica a quella adottata nel precedente caso di ricovero».
Il volontario è sempre in isolamento assoluto in una camera di 25 metri quadrati vigilata a vista e sigillata anche dall'interno.

Quei selfie col malato, Lorenzin: avvilente
Ed è ancora polemica sulle foto pubblicate dell'infermiere, che mostrano persone, senza protezione e vicine alla barella del malato, che a loro volta scattano da cellulari immagini del paziente affetto da Ebola al momento del suo trasferimento dall'Ospedale di Sassari. «In situazioni come questa è necessario cautelare il pubblico, il personale e il paziente; vedere che siano state scattate persino delle foto è stato avvilente», ha commentato la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.

Operatori del 118 confinati volontariamente
Tutte le procedure per il trasferimento del cooperante sardo affetto da ebola da Sassari a Roma «sono state rigorosamente seguite e rispettate», ha fatto sapere l'assessore della Sanità della Regione Sardegna. Tuttavia, «per ulteriore precauzione», è stato consigliato agli operatori del 118 di Sassari «di usare misure di “confinamento” volontario, con monitoraggio della temperatura». Anche l'assessore ha espresso «rammarico e disappunto per la pubblicazione di fotografie sul trasferimento del paziente».
L'assessorato ha chiarito poi che dopo la procedura di svestizione «tutti gli indumenti indossati sono stati raccolti in appositi contenitori e immediatamente distrutti e l’autoambulanza è stata disinfettata.


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