Medicina e ricerca

Al Bambino Gesù arriva la super mappa genetica del microbiota intestinale

di Lorenza Putignani (responsabile di Parassitologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù)

Una super-mappa dei batteri dell'intestino per curare chi è affetto da patologie gastrointestinali e metaboliche. Il Bambino Gesù mette a disposizione un nuovo test diagnostico avanzato, sviluppato dai ricercatori dell'Ospedale pediatrico romano, per l'analisi globale del più forte modulatore del genoma umano, il microbiota. Molte patologie dipendono da alterazioni del patrimonio genetico. Tuttavia, una serie di fattori ambientali, tra cui la dieta, influiscono in modo significativo sulla salute dell'uomo, con effetti indiretti sulla stessa predisposizione genetica a molte malattie. Le maggiori modificazioni esercitate dal cibo si manifestano sull'intestino, che è un fondamentale “bioreattore” fisiologico dell'organismo. Tale organo concentra infatti la più grande complessità del corpo umano, per la presenza del microbiota, formato da famiglie batteriche altamente diversificate, che modulano una serie di attività metaboliche fondamentali del nostro corpo, come l'assorbimento dei nutrienti, la produzione energetica, l'omeostasi della immunità della mucosa intestinale, l'effetto barriera contro gli agenti patogeni.

Il microbiota è composto di trilioni di microrganismi, che complessivamente pesano quasi 1,5 kg, e sono strettamente integrati nelle attività e nelle funzioni dell'organismo che vengono definite a partire dalla nascita e sono fortemente condizionate dal tipo di allattamento, materno o artificiale, e, negli anni successivi, dall'alimentazione, dagli stili di vita e da eventuali patologie concomitanti. Ogni cambiamento dell'equilibrio della popolazione batterica intestinale influisce significativamente sull'andamento di molte malattie, compresa l'obesità, gli stati allergici, le malattie e le sindromi infiammatorie intestinali, le patologie metaboliche. Il nuovo test diagnostico del microbiota sviluppato all'Ospedale Bambino Gesù, fotografa l'intero ecosistema intestinale indicandone la sua composizione, il suo funzionamento e le sue modificazioni. Basato sulla combinazione del sequenziamento genomico di seconda generazione con tecniche avanzate di spettrometria di massa, il test disegna la mappa genetica completa delle specie batteriche che compongono il microbiota, insieme alla loro mappa biochimica, ovvero un quadro complessivo ed integrato delle interazione tra i batteri e delle loro modificazioni in rapporto allo stato di salute o di malattia, che viene gestito attraverso soluzioni bioinformatiche in grado di processare milioni di informazioni ottenute in termini di frammenti genici delle popolazioni batteriche e dei loro metaboliti, rendendo per la prima volta possibile trasferire questa straordinaria mole di informazioni nella pratica clinica. Il test viene eseguito su materiale fecale, che può essere conservato a temperatura controllata prima dell'invio al Centro di riferimento Opbg. Una mole di informazioni utile a riequilibrare, quando necessario, la popolazione dei microbi intestinali attraverso l'ottimizzazione della dieta, la somministrazione di probiotici, fino al trapianto del microbiota. La dieta, in particolare quella mediterranea, ha un ruolo fondamentale nella modulazione del microbiota e, per questo, può essere a tutti gli effetti considerata una “terapia” (ciboterapia). Il Bambino Gesù è il primo Ospedale in Europa a mettere a disposizione questo servizio diagnostico basato sulla costruzione di profili che integrano i segnali prodotti dal test. La mappatura della popolazione batterica intestinale può essere richiesta - sia per i bambini che per gli adulti - dai medici di base o dai centri clinici di riferimento per le patologie associate alle alterazioni della flora batterica intestinale.


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