Medicina e ricerca

Alzheimer, da geriatri e neurologi del Gemelli un percorso clinico assistenziale per le demenze

di Enrico Zampedri (direttore generale), Roberto Bernabei (direttore Dip.to Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia), Paolo Maria Rossini (direttore Istituto di Neurologia) - Policlinico Universitario A. Gemelli

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La demenza è una patologia età correlata e la sua frequenza non può che aumentare con l’invecchiamento della popolazione. L’Italia rappresenta dopo il Giappone il paese più anziano del pianeta e circa un milione di italiani sono affetti da varie forme di demenza. Questo numero, considerando appunto il progressivo invecchiamento della popolazione, è destinato a raddoppiare entro il 2030 e triplicare entro il 2050 in assenza di cure in grado di bloccare o rallentare l'evoluzione della malattia. Ben si comprende come questo evento rappresenti quindi una vera emergenza sanitaria e sociale.
Tra le varie demenze senili, quella più diffusa è la malattia di Alzheimer, che copre il 50-60 per cento di tutti i casi. Il 21 settembre, come ogni anno, ricorre la Giornata mondiale dell’Alzheimer, che sarà accompagnata da una serie di eventi scientifici e incontri istituzionali. Quest’anno la Giornata mondiale dell’Alzheimer trova l’Italia in una condizione diversa rispetto a quella degli anni passati.

Il Piano nazionale per le demenze. Il 30 ottobre 2014 l’Italia si è dotata, al pari degli altri Paesi europei, di un Piano sanitario nazionale per le demenze. Questo piano ha il pregio di disegnare una cornice nell’ambito della quale dovranno essere indirizzati i contributi di tutti gli operatori del settore nei prossimi anni. Nel documento vengono disegnati quattro principali ambiti d’azione: a) interventi e misure di politica sanitaria e sociosanitaria; b) creazione di una rete integrata per le demenze e realizzazione della gestione integrata ; c) implementazione di strategie e interventi per l’appropriatezza delle cure; d) aumento della consapevolezza e riduzione dello stigma per un miglioramento della qualità della vita.
Le priorità del piano sono quindi da un lato “la formazione degli operatori e la consapevolezza sulle caratteristiche della patologia”, dall’altro l’acquisizione da parte di tutti gli operatori di settore delle conoscenze più recenti “su prevenzione, diagnosi tempestiva, trattamento e assistenza delle persone con demenza con attenzione anche alle forme ad esordio precoce”. Il piano intende inoltre migliorare la capacità del Servizio sanitario nazionale nell’erogare e monitorare i servizi attraverso «la razionalizzazione dell’offerta e l’uso di metodologie di lavoro basate soprattutto sull’appropriatezza delle prestazioni erogate al fine di rendere omogenea l’assistenza, con particolare attenzione alle disuguaglianze sociali e alle condizioni di fragilità e/o vulnerabilità socio-sanitaria».

I Percorsi diagnostico-terapeutico assistenziali (Pdta) sono gli strumenti che il Piano nazionale per le demenze auspica vengano attivati al fine di garantire una rapida presa in carico del paziente e una omogeneizzazione delle procedure diagnostico terapeutiche. I Pdta disegnano dei percorsi clinici, diagnostici e terapeutici che permettono rapidità e omogeneità di intervento indipendentemente dalla classe sociale del paziente, dall’operatore che interviene e dall’area del Paese dove il paziente vive.

Il percorso clinico-assistenziale del Gemelli. In occasione del 21 settembre, il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma attiva il “Percorso clinico-assistenziale” delle demenze. Questo percorso, inserito all’interno dell’Unità di Clinica della Memoria (responsabile Camillo Marra) nasce da un’iniziativa congiunta della Geriatria e della Neurologi e prevede un sistema di assistenza integrato e multidisciplinare, in grado di fornire al paziente con demenza un accesso e un inquadramento diagnostico terapeutico rapidi ed efficaci. Il percorso vuole promuovere la presa in carico e la diagnosi tempestiva anche tramite le tecnologie più avanzate, e rendere omogenea l'assistenza, prestando particolare attenzione alle disuguaglianze sociali e alle condizioni di fragilità e vulnerabilità socio-sanitarie. Lo scopo finale è la razionalizzazione dell’offerta e l’applicazione di metodologie di lavoro basate soprattutto sull’appropriatezza delle prestazioni erogate. In questo modo il Percorso clinico-assistenziale del Policlinico Agostino Gemelli fornisce una chiara risposta agli obiettivi auspicati nel Piano nazionale demenze.
Il Pca fornirà ai soggetti con sospetto di demenza un rapido inquadramento attraverso un accesso preferenziale alle prime “visite neuropsicogeriatriche” che vengono svolte presso il poliambulatorio del Centro di Medicina per l’invecchiamento-CEMI del Gemelli. All’interno della clinica della memoria coesistono varie figure assistenziali (neurologo, geriatra, psicologo, psichiatra, genetista, neurochirurgo, riabilitatore cognitivo, logopedista, assistente sociale), che intervengono per le proprie competenze nei vari momenti della storia clinica del paziente.
La possibilità di accedere tempestivamente a una diagnosi precoce di demenza è centrale per la possibilità di mettere in atto provvedimenti terapeutici e assistenziali. L’indagine neuropsicologica e le neuro immagini a cui si aggiungono le procedure di indagine biologica e genetiche per lo studio delle forme familiari di malattia permettono oggi una precocissima diagnosi con appropriatezza che supera il 90%. La gestione della comorbilità nel paziente anziano è un altro aspetto cruciale e in questo ambito le competenze geriatriche sono fondamentali per una corretta gestione delle fasi più avanzate della patologia. Non meno importanti sono i supporti riabilitativi, cognitivi e motori e l’attività di supporto/formazione/informazione per i caregiver.
È inoltre previsto nel percorso un sistema di consulenze e di interventi multidisciplinari che possano rispondere a molte delle esigenze del paziente con demenza ivi compresi gli interventi in caso di emergenza comportamentale e le procedure di assistenza in caso di urgenza.
Il Percorso demenze del Policlinico si ripromette infine di promuovere incontri informativi con i Medici del Ssn, famigliari e caregiver nell’ambito di una integrazione e continuità assistenziale con il territorio e di favorire tutte le forme di partecipazione, in particolare attraverso il coinvolgimento delle famiglie e delle associazioni dei malati, allo scopo di rinforzare la rete di sostegno. Un modo originale è quello di farsi carico del parente con demenza per un ciclo di “assistenza di sollievo” e/o un percorso diurno riabilitativo che mantenga il più a lungo possibile le capacità cognitive e relazionali della persona.
Il Pca delle demenze promosso dal Policlinico Gemelli nasce come un possibile nuovo modello assistenziale e rappresenta un’iniziativa replicabile e auspicabile anche in altri ospedali.
Per informazioni: percorso.demenza@rm.unicatt.it


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